Aiuti alle imprese Faccia a faccia tra le organizzazioni di categoria e il Governo Musumeci per dare un rapido sostegno alle aziende in crisi Aiuti alle imprese? "Affidare la gestione ai Confidi" "La risposta urgente che serve non può arrivare né dalla macchina amministrativa regionale né dai click day"
PALERMO - Dare alle aziende tutto l'aiuto possibile ma fare in modo che venga sfruttato al meglio. Questo l'argomento in discussione tra Confcommercio Sicilia, Confapi Sicilia, Unimpresa Sicilia, la conferenza degli ordini dei dottori commercialisti della Sicilia, che hanno condiviso la preoccupazione espressa dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, circa la necessità di fare arrivare il più velocemente possibile gli aiuti pubblici alle imprese stremate dalla crisi pandemica.
"Utilizzare l'esperienza di Fidimed e ConfeserFidi, i due confidi vigi- lati da Bankitalia" La proposta delle organizzazioni di categoria al governatore e all'assessore all'Economia, Gaetano Armao, per risolvere il problema è semplice: utilizzare l'ampia esperienza di Fidimed e ConfeserFidi (i due confidi siciliani vigilati da Bankitalia) nella gestione di fondi pubblici per lo sviluppo, come hanno già dimostrato con ottimi risultati per conto di altre Regioni. I due confidi, in questa emergenza, hanno già ricevuto pressanti sollecitazioni dal mondo delle associazioni di categoria e si sono resi disponibili a gestire un budget assegnato dalla Regione e finalizzato alla più rapida, efficiente ed efficace erogazione degli aiuti alle imprese in difficoltà. Ciò sarà possibile grazie alle proprie strutture tecniche di valutazione e le proprie reti di sportelli e professionisti, diffuse capillarmente sull'intero territorio dell'Isola, con il coinvolgimento dei confidi convenzionati con la regione, delle associazioni di categoria e degli ordini professionali.
"Le imprese non possono più aspettare — scrivono Gianluca Manenti, vicepresidente vicario Confcommercio Sicilia, Dhebora Mirabelli, presidente Confapi Sicilia, Salvo Politino, presidente Unimpresa Sicilia e Maurizio Attinelli, presidente Conferenza degli Ordini dei Dottori commercialisti della Sicilia — e la risposta urgente che serve non può arrivare né da una macchina amministrativa regionale che non ha avuto il tempo ne cessano per adattarsi a questa nuova drammatica realtà, né dai click day".
La scelta nasce dalla necessità, in questo particolare momento, di affidarsi alla professionalità e competenza di due confidi che hanno già dimostrato di sapere fare presto e bene (Fidimed con Lazio Innova e con Banca Progetto, ConfeserFidi con Fondo Europeo per gli Investimenti, Cassa Depositi e Prestiti, Banca Europea per gli Investimenti e varie Finanziarie regionali).
I primi consorzi fidi nascono nel 1956 per facilitare l'accesso al credito delle Pmi Questi enti per legge possono erogare finanziamenti diretti e ogni giorno hanno contatto diretto col mondo delle imprese e ne conoscono le esigenze. Fidimed e ConfeserFidi sono vigilati da Bankitalia, la loro operatività è favorita da collaudate piattaforme tecnologiche e da professionalità abituate a impegnarsi al massimo per dare risposte immediate e, grazie alla collaborazione dei confidi, possono coprire l'intero territorio siciliano.
"La Regione — concludono le organizzazioni di categoria — compia questo atto di concreta attenzione nei confronti dei bisogni delle imprese delegando ai due confidi siciliani l'attività di erogazione degli aiuti per l'emergenza". I confidi nascono come espressione delle associazioni di categoria nei comparti dell'industria, del commercio, dell'artigianato e dell'agricoltura, basandosi su principi di mutualità e solidarietà. I primi consorzi fidi, nascono nel 1956, per facilitare l'accesso al credito alle piccole imprese; ad oggi, i confidi offrono alle aziende l'ampliamento delle capacità di credito (prevenzione dei fenomeni di usura), la riduzione del costo del denaro, la trasparenza e certezza delle condizioni e la consulenza finanziaria e di orientamento.