Regione, diverse le novità del bando: prevista pure una preselezione per titoli per poter accedere alle due prove successive Centri per l'impiego, riparte il maxiconcorso per 1.024 posti Le procedure sbloccate dopo due anni: spazio anche per i navigator
PALERMO
Gli ultimi dettagli del bando saranno messi a punto questa settimana. E già la prossima la Regione sarà pronta a pubblicare un bando che mette a concorso un numero record di posti: 1.024, tutti nei centri per
l'impiego. E la più grande selezione della storia della Regione, che l'assessore al Lavoro Antonio Scavone è riuscito a sbloccare dopo due anni di annunci a vuoto. L'obiettivo è il potenziamento dei centri per l'impiego
sfruttando i finanziamenti stanziati dallo Stato nel 2019: 100 milioni che saranno sufficienti per assumere 648 funzionari della categoria più alta (la D) e altri 487 della medio alta (la C). Il totale sarebbe di 1.135 posti
ma dal 2019 a oggi la quota di quelli realmente assegnabili è un po' scesa. Dunque il traguardo è fissato a 1.024. Ma non è detto che non si riesca a mettere a bando altri posti: si parla della possibilità di assumere
267 ispettori del lavoro sfruttando le stesse norme nazionali. «Il motivo per cui sono passati due anni dall'annuncio al bando - ha spiegato ieri Scavone - è che nel frattempo, pandemia a parte, lo Stato ha cambiato le
norme sui concorsi nella pubblica amministrazione. E noi abbiamo dovuto modificare la selezione». Le novità introdotte dal ministro Brunetta hanno profondamente cambiato il concorso che si svolgerà in Sicilia
rispetto a quanto era stato progettato nel 2019. La prima novità è che ci sarà una preselezione e che sarà fatta solo valutando i titoli. La Regione oltre 100 mila domande, forse anche il doppio. E dunque ci sarà una
forte scrematura che verrà fatta solo valutando i titoli di studio e professionali. Perla categoria D sarà necessaria la laurea: l'elenco di quelle ammissibili è molto vasto e cambia in relazione alla figura professionale
richiesta: specialista amministrativo contabile, specialista in mercato e servizi per il lavoro, specialista informatico statistico, analista mercato del lavoro. Perla categoria C è richiesto solo il diploma. A fare la differenza
saranno però i titoli professionali e di servizio, il cui elenco è ancora top secret: in base a questi è prevedibile che avranno una chance i 409 navigator siciliani assunti per il reddito di cittadinanza, per cui già a fine
dicembre Scavone aveva sollecitato a Roma la stabilizzazione. Superata la preselezione per titoli, prevista per settembre, già ai primi dell'autunno la Regione vorrebbe fissare il vero e proprio concorso. Che si svolgerà
in due prove. E anche qui ci sono novità essenziali rispetto ai concorsi recenti. La prova scritta è costituita da 70 quiz a risposta multipla ma a differenza che in passato non verranno forniti nei mesi precedenti i
«libroni» con centinaia di esempi da cui poi trarre le vere domande d'esame. Ci sarà solo un elenco di materie da studiare e in quegli ambiti verranno formulati i quiz. Non tutti accederanno alla prova orale: è previsto
un punteggio minimo di sbarramento. Il maxi concorsosi svolgerà così interamente nell'anno che precede le elezioni comunali a Palermo e le regionali. Gli assunti troveranno spazio in tutte le sedi provinciali dei centri
per l'impiego. E va detto che le previsioni di una valanga di domande sono legittimate dai precedenti. L'unico concorso simile fu bandito nel 1999: 1.200 posti posti ai Beni Culturali, arrivarono oltre 500 mila domande
che mandarono in tilt gran parte delle selezioni al punto che solo un terzo dei posti fu assegnato.