Giovedì, 03 Giugno 2021 09:25

PICCOLA CRESCITA NEL PRIMO TRIMESTRE PER L’AZIENDA ITALIA

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L’Istat ha ribaltato le stime diffuse un mese fa: tra gennaio e marzo il Pil è aumentato dello 0,1%. Ad aprile salgono occupazione e disoccupazione. Confcommercio: “luci sulla ripresa, molte ombre sul lavoro”
Contrordine: il primo trimestre del 2021 si è chiuso in crescita per l'economia italiana. L'Istat ha infatti ribaltato le stime diffuse il 30 aprile scorso (link ai dati completi in pdf), che indicavano un calo congiunturale dello 0,4%, annunciando invece per il periodo gennaio-marzo un aumento del Pil dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. La variazione acquisita del Pil per il 2021, ovvero quella che si otterrebbe se nei trimestri successivi al primo si registrasse una crescita nulla, è così ora ari a +2,6%. Un segnale positivo, insomma, nel giorno in cui l'Istat ha diffuso anche i dati sul mercato del lavoro dai quali emergono cenni di vitalità, con occupazione e disoccupazione in aumento.

 

Il moderato recupero dell'attività produttiva, spiega l'Istituto di statistica, è sintesi di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura e dell'industria e di una contrazione del terziario, che in alcuni comparti ha risentito ancora degli effetti delle misure di contrasto dell'emergenza sanitaria. I servizi di informazione e comunicazioni, le attività finanziarie e assicurative e quelle professionali sono cresciuti rispettivamente dello 0,1%, 0,2% e del 4,3%, mentre il valore aggiunto è diminuito del 2,3% nel comparto che raggruppa commercio, trasporto, alloggio e ristorazione, dell'1% nelle attività immobiliari, dello 0,4% nell'amministrazione pubblica, difesa, istruzione e sanità e dell'1,7% nel raggruppamento delle attività artistiche, di intrattenimento e degli altri servizi.

La spesa delle famiglie, infine, è diminuita dell'1,8% rispetto al trimestre precedente: in particolare, gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti dello 0,9%, quelli di servizi del 4,2%, quelli dei beni semidurevoli del 3,6%, mentre quelli di beni non durevoli sono cresciuti dell'1,9%. Si registrano crescite congiunturali del valore aggiunto di agricoltura e industria pari, rispettivamente, al 3,9% e all'1,8%, mentre i servizi registrano un calo dello 0,4%.

Confcommercio: “luci sulla ripresa, molte ombre sul lavoro”


“Si consolidano le aspettative di una ripresa che potrebbe superare il 4,5% nel 2021”. Così l’Ufficio Studi di Confcommercio sulla revisione dei dati sul Pil nel primo trimestre, dai quali emerge comunque che “al momento il recupero appare affidato agli investimenti in costruzioni e mezzi di trasporto, mentre la domanda delle famiglie continua a mostrare un’evoluzione negativa, soprattutto per i servizi. Ed è da questa componente, che rappresenta quasi il 60% del Pil, che dovrà generarsi nei prossimi mesi la spinta per un recupero più significativo dei livelli produttivi ed occupazionali”.

Per quanto riguarda invece la rilevazione sull’andamento del mercato del lavoro, quello che emerge è “un quadro di poche luci e molte ombre”, soprattutto “sulle prospettive a breve termine”. Considerato che “gran parte del mese in cui è stata effettuata l’indagine è stata caratterizzata da chiusure e incertezze sul programma di riaperture, fenomeno che ha limitato tanto la domanda quanto l’offerta di lavoro”, è proprio "l’attesa delle riaperture di molte attività che, in ogni caso, ha determinato il miglioramento dell’occupazione e il ritorno sul mercato del lavoro di parte degli inattivi”, mentre “preoccupa quanto sta accadendo sul versante degli indipendenti, segmento che da febbraio 2020 ha subito una riduzione del 6,6% e per il quale permangono segnali di ridimensionamento”.

In generale, conclude l’Ufficio Studi, “le prospettive sono senz’altro di crescita dell’occupazione che si dovrà, però, confrontare con le ingenti perdite di input di lavoro subite nel recente passato, tenuto conto che il numero di occupati era in riduzione già prima della pandemia. Così, rispetto a giugno 2019, la perdita di occupazione supera il milione e centomila unità”.

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