Venerdì, 04 Giugno 2021 08:36

AGENDA URBANA: CONFRONTO PER AMPLIARE I CODICI ATECO E DARE OSSIGENO AL COMMERCIO MESSO IN GINOCCHIO DAL LOCKDOWN

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Bonus Agenda urbana in arrivo ma è necessario il Durc regolare e ciò esclude il 40% delle attività L'ostacolo. Di Pietro e Confcommercio chiedono invano di eliminare il requisito Oltre 2 milioni di euro di contributi a fondo perduto per le microimprese di Enna, con il "bonus Sicilia aree urbane", ma il requisito della regolarità Durc, previsto nel bando appena pubblicato dall'assessorato regionale alle attività produttive, potrebbe escludere circa il 40% delle attività locali fortemente provate dalla lunga sofferenza economica determinata dall'emergenza sanitaria. Importante però, per evitare di disperdere i 2.285.000 euro destinati alla città con i fondi di "Agenda Urbana", e che prevedono finanziamenti entro i seimila euro per attività, il risultato ottenuto grazie al gioco di squadra tra il sindaco di Enna Maurizio Di Pietro e le associazioni di categoria portato avanti con i tavoli tecnici periodici che ha portato all'ampliamento dei codici Ateco che possono partecipare al bando. «Abbiamo tentato tutte le strade possibili - commenta il sindaco Di Pietro - per arrivare ad eliminare il requisito del Durc per accedere ai finanziamenti considerando la grave difficoltà vissuta dalle attività produttive nell'ultimo anno e mezzo costellato di fermi improvvisi e ripartenze condizionate dall'incertezza continua. Si è guardato alla città ed ai suoi bisogni, ed ho fatto mia e di questa amministrazione ogni proposta che potesse evitare di disperdere i fondi e come tale privare di ossigeno chi ne ha più bisogno. In questo senso si è portata avanti la richiesta di ampliamento dei codici Ateco. Sono fiducioso per il futuro e per una ripresa economica possibile di questa città che da già segnali di ottimistica ripartenza». Il lavoro di squadra tra amministrazione ed associazioni di categoria trova il favorevole riscontro di Confcommercio con il direttore Gianluca Speranza: «Quella con l'amministrazione comunale di Enna è una collaborazione che ci soddisfa perché si è davvero fatto ogni tentativo per non escludere nessuno eliminando il requisito del Durc, nonostante si sia provato in tutti i modi a evitarlo, e si è potuto ottenere, insieme, l'ampliamento dei codici Ateco. In questo modo da stime fatte dovrebbe rientrare circa il 60% delle imprese. La nostra paura sin dal primo momento è stata quelle di perdere i fondi destinati ad Enna e si è fatto in modo che non accadesse». Il prossimo tavolo tecnico tra Di Pietro e associazioni di categoria è fissato per il 9 giugno e ieri si è tenuto un incontro con la seconda commissione consiliare. «Abbiamo potuto constatare - dice ancora Speranza - interesse pieno e comunione di intenti, da tutte le parti, per realizzare il bene della città. Enna è una piccola realtà che necessita della coesione e collaborazione di tutti. Il benessere economico del capoluogo equivale, in prospettiva, al benessere di tutti comuni che si trovano vicini e non soltanto». Prossima azione quella che va nella direzione di «incidere nel prossimo futuro sul recovery fund grazie alla collaborazione con tutte le parti». Per Speranza i segnali di ripresa sul territorio iniziano a farsi vedere «grazie alla sempre viva capacità degli esercenti locali che mostrano professionalità ed amore per il loro lavoro e al grande impegno di chi lavora nel settore della ristorazione che si è dimostrato ancora una volta pronto e determinato ad affrontare le nuove sfide».

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