Giovedì, 30 Settembre 2021 08:58

Confcommercio di Enna a sostegno di Picciotto «Mai pensato a un accorpamento con Messina»

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Il caso delle divisioni interne all'organizzazione di categoria Confcommercio di Enna a sostegno di Picciotto «Mai pensato a un accorpamento con Messina» «Non vogliamo più proseguire a domani darci e domandare perché Confcommercio Messina sia stata consegnata ad Enna, perché Carmelo Picciotto abbia deciso di agevolare la fusione dell'associazione di Messina alla sua omonima di una piccola provincia dell'entroterra siciliano, perché il presidente di Messina, assieme a quello di Enna ambiscano alla fusione delle Camere di commercio delle due città e agiscano affinché questo accada. Non chiediamo più di ripristinare trasparenza e legalità a chi di trasparenza e legalità ha solo saputo riempirsi la bocca e le pagine di giornali sino a qualche giorno fa. A questo punto vogliamo dare a Confcommercio Messina l'opportunità di riprendere un nuovo corso e di riprenderlo con e per i messinesi ,senza alcun altro scopo se non quello di far crescere il nostro territorio e le nostre imprese». A conclusione del loro documento, gli otto consiglieri dimissionari — Corrado Andre, Giuseppe Barbera Campagna, Francesco Crescenti, Pasquale Currò, Salvatore Scilibeno, Paolo Tomasello, Domenico Venuto e Luigi Vezzosi—avevano puntato il dito contro queste presunte "operazioni" volte ad accorpare le organizzazioni di categoria di Messina e di Enna. Ma immediata arriva la replica proprio del presidente di Confcommercio di Caltanissetta ed Enna, Maurizio Prestifilippo: «Mai nella nostra agenda c'è stato un ordine del giorno che potesse prevedere la fusione tra la Confcommercio di Messina con quella di Caltanissetta Enna». Prestifilippo si dice «esterrefatto» per gli attacchi mossi da quello che definisce «un manipolo di esagitati ex componenti del Consiglio generale di Confcommercio Messina», E sul tema, interviene anche il direttore di Confcommercio Gianluca Speranza, il quale tiene a precisare che, «diversamente da quanto affermato dai consiglieri dimissionari, in poco più di sei mesi di impegno si è rivoluzionato l'assetto organizzativo di Confcommercio Messina. Stiamo procedendo alla normalizzazione delle delegazioni comunali e dei sindacati di categoria, sono stati predisposti i bilanci del triennio 2017-2019, già approvati dalla Giunta e che tra pochi giorni verranno portati in assemblea per l'approvazione. Nonostante il Covid, Confcommencio Messina ha aumentato il numero degli associati, migliorato le entrate e razionalizzato la spesa, mentre i numerosi debiti sono stati diminuiti o azzerati». E sulle motivazioni addotte dai consiglieri dimissionari, insiste il presidente Prestifilippo, il quale continua a ribadire che «è falso, falso, falso quanto da loro detto; mai abbiamo parlato di fusione tra le due provincie, mai abbiamo parlato di fusione tra le due Camere di commercio, mai abbiamo trattato la svendita di alcuna cosa che appartenga a Confcommercio Messina;anzi, allertati dal presidente nazionale Carlo Sangalli, siamo giunti a Messina per svolgere un'attività esplorativa condotta tra luglio e settembre 2020 e che si è conclusa con una esaustiva relazione trasmessa agli organi confederali di Confcommercio e inviata a ciascun consigliere di Confcommercio Messina. Su richiesta del presidente Picciotto, dopo il licenziamento della precedente direttrice, che aveva lasciato priva di contabilità l'associazione messinese nell'ultimo biennio, la Giunta provinciale di Confcommercio Enna, dopo il diniego della consorella palermitana, ha offerto la disponibilità, a titolo gratuito, del proprio direttore, provvisoriamente e per poche ore alla settimana, al fine di ottemperare ai compiti propri del direttore stabiliti dallo Statuto, di cui Messina è tuttora priva. Per quanto ci è dato a sapere — conclude Prestifilippo — la nomina del direttore è avvenuta attraverso una delibera, tra l'altro unanime. del Consiglio generale di Confcommercio Messina».

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