Lunedì, 17 Gennaio 2022 08:54

L'ECONOMIA RALLENTA, SERVONO RISPOSTE RAPIDE ED EFFICACI

Scritto da

Nel 2021 si sono registrati segnali di vivacità dei consumi, anche se prevalentemente per effetto di un rimbalzo statistico visto che il confronto è con i lockdown e la crisi del 2020. Tuttavia, non è stato certo l'anno della ripartenza di tutti i settori e di una ripresa diffusa sul territorio. Il nostro Ufficio Studi, infatti, conferma questo scenario: Pil +6,2% e consumi +5,0% per l'anno che si è appena chiuso, ma con interi settori - a cominciare dalla filiera turistica e dall'area della cultura e del tempo libero. Che sono ancora molto distanti dai livelli del 2019 e che recupereranno i livelli pre-pandemia solo nel 2023. Mi riferisco, in particolare, al sistema ricettivo e alla ristorazione che hanno visto crollare i consumi di quasi il 30%, ai servizi culturali e ricreativi che fanno segnare un -21,5%, ma anche ad altri comparti, come i trasporti e l'abbigliamento e le calzature, che hanno subito perdite di consumi a doppia cifra. Senza dimenticare, naturalmente, la drammatica situazione del settore dell'intrattenimento con la chiusura delle attività. Dopo la crisi senza precedenti del 2020 - con perdite di Pile consumi più elevate sia nei confronti del dato nazionale che dell'area del Nord-Est, anche per il crollo del turismo con un dimezzamento di presenze rispetto al 2019 - l'economia veneta ha reagito facendo segnare, nel 2021, performance migliori della media nazionale con una crescita del 6,5% del Pil e del 5,8% per i consumi. Tuttavia, per il Veneto e per l'intera economia nazionale, il recupero prosegue più lentamente del previsto e si concretizza la crescita dell'inflazione. Una crescita innescata dai prezzi delle materie prime e che, anche per i rincari delle bollette, rischia di ridimensionare i consumi delle famiglie italiane, che possono però fare conto su un "eccesso" di risparmio forzoso e precauzionale accumulato negli ultimi due anni. Contro gli effetti negativi dell'inflazione importata, bisogna rafforzare la crescita attraverso la messa a terra degli investimenti del PNRR e di quelli previsti dalla legge di bilancio per il 2022. Quanto alle bollette, occorre che il tavolo di confronto con le imprese annunciato dal Ministro Giorgetti porti rapidamente a risultati concreti. In questa situazione, resa ancora più difficile dalla recrudescenza della pandemia, il Governo deve accelerare. Lo si è fatto perla campagna vaccinale. Ma vanno anche date risposte efficaci ed urgenti alle imprese che soffrono e che rischiano di chiudere nei prossimi mesi. Per evitarlo, bisogna sostenere i settori più colpiti con indennizzi, con crediti d'imposta dedicati - come quelli per le locazioni commerciali o per le giacenze di magazzino del commercio moda - con moratorie fiscali e con un nuovo ciclo di cassa Covid. Ma è anche necessario e urgente prorogare le moratorie sui prestiti bancari e predisporre strumenti di rimodulazione delle scadenze dei finanziamenti. Le risorse vanno assolutamente trovate, perché bisogna evitare ad ogni costo che pandemia e crisi economica inneschino una nuova, pericolosa emergenza sociale.

Carlo Sangalli

Dal Gazzettino del 16 gennaio 2022

Letto 348 volte