Il Presidente della Delegazione comunale Confcommercio di Enna Fabiola Lo Presti ha incontrato il Sindaco di Enna Maurizio Dipietro per discutere con lui della sempre più difficile condizione di sofferenza che stanno vivendo le attività commerciali del capoluogo e per concordare possibili azioni di intervento.
L'incontro è stato cordiale e proficuo: si è fatta un'attenta analisi delle criticità e sono state evidenziate alcune emergenze su cui intervenire.
L'Amministrazione ha accolto la richiesta di diminuire già da quest'anno la TARI a carico di determinate categorie merceologiche del commercio e del terziario ed è stato deciso, inoltre, di avviare un tavolo di studio tra Confcommercio, Amministrazione comunale e società Enna Euno Servizi con lo scopo di aggiornare il piano dei costi della TARI e determinare una ulteriore diminuzione della tariffa.
Il Presidente di Confcommercio Enna Fabiola Lo Presti e il Sindaco Maurizio Dipietro hanno avviato un percorso di confronto e di programmazione sui temi del commercio e delle imprese, anche attraverso la proposta di sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra il Comune di Enna e Confcommercio Enna, secondo l'accordo sottoscritto a livello nazionale tra ANCI e CONFCOMMERCIO Imprese per l'Italia.
Il Presidente Lo Presti ha chiesto al Sindaco una maggiore attenzione per il centro storico di Enna, che sta subendo in questi anni una preoccupante desertificazione; occorre trovare in fretta soluzioni adeguate che possano arrestarne il declino ed invertire la tendenza.
Con questa finalità Confcommercio Enna ha deciso di promuovere una petizione con la quale chiedere alla Libera Università Kore di programmare l'apertura o il trasferimento di una facoltà ad Enna Alta, nel cuore del centro storico.
«E' probabilmente l'ultima occasione, insieme ad alcune azioni mirate nel settore turistico, per fare rinascere il centro storico di Enna - sostiene Fabiola Lo Presti - l'Università ad Enna Alta potrebbe creare quell'occasione di sviluppo che la Città di Enna aspetta e chiede da troppi anni. Coinvolgeremo i cittadini nella raccolta delle firme, affinché all'Università giunga l'appello unitario della Città, in tutti i suoi strati sociali. Siamo certi che i vertici dell'Ateneo, che ben conoscono e amano la Città di Enna, non rimarranno sordi alla nostra richiesta di aiuto».