«Abbiamo la sensazione che a Piazza Armerina le istituzioni non vogliano capire qual è il ruolo delle organizzazioni sindacali, riconosciuto dalla Costituzione, e preferiscano interloquire con i singoli cittadini anziché cercare il dialogo e il confronto con le associazioni di categoria». Il Direttore di Confcommercio Enna, Gianluca Speranza, non ha gradito le dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla consigliera comunale Aura Filetti e dal sig. Guido Mangano.
«Io non so chi rappresenti il sig. Mangano - continua Gianluca Speranza - ma so che le sigle sindacali che hanno sottoscritto lo stato d'agitazione l'accordo (Confcommercio, CNA, Confartigianato, Confesercenti, Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti) rappresentano nel territorio oltre tremila aziende del commercio e dell'artigianato. Eppure, a quanto pare, non sarebbero numeri sufficienti ad ottenere l'attenzione dell'amministrazione comunale; si è diffusa una moda che ritiene più conveniente ascoltare voci amiche e interessate, piuttosto che le rappresentanze sindacali organizzate».
Il Direttore di Confcommercio Enna rispedisce al mittente le provocazioni: «I sindacati non ingaggiano battaglie personali, ma raccolgono e rappresentano le esigenze diffuse dei propri associati. Un sindacato non ha la prerogativa di tutelare gli interessi personali di pochi, non suggerisce di stravolgere le regole per tentare di favorire le attività commerciali di qualcuno e non ha altri scopi se non quello di tutelare gli interessi di tutti».
«Sono state numerose le assemblee di commercianti ed artigiani della via Garibaldi e della piazza Garibaldi, con il costante intento di aprire un dialogo e un confronto con l'amministrazione comunale. Tra le altre - continua Speranza - vale la pena di ricordare l'assemblea svoltasi il 24 luglio, durante la quale il sindaco prese precisi impegni con i commercianti: tutti puntualmente disattesi».
«A partire dallo scorso mese di novembre, i sindacati hanno più volte richiesto un incontro con il sindaco Cammarata, proprio per evitare il conflitto e trovare soluzioni condivise. Ma da allora sono trascorsi quaranta giorni e l'amministrazione ha artatamente evitato ogni forma di confronto, procedendo anzi con ulteriori provvedimenti e inasprimenti del conflitto. Dividere i commercianti è una mossa scontata, che però non sortirà gli effetti sperati - ammonisce Gianluca Speranza - Ai pochi commercianti che spalleggiano Mangano, si contrappongono molti altri che sono rappresentati dalle loro organizzazioni sindacali».
«Alla Presidenza del Consiglio comunale è pervenuta una richiesta di audizione sottoscritta dalle sigle sindacali. Anche questa però è stata ignorata. Prendiamo atto di un distacco enorme tra il Consiglio comunale, la maggiore rappresentanza istituzionale del Comune e la cittadinanza. Il Consiglio comunale - conclude il Direttore di Confcommercio Enna - è stato scavalcato dal Sindaco e dalla sua Giunta nelle sue prerogative riguardo la programmazione di traffico e parcheggi. Si scuota il Presidente Marco Incalcaterra e ristabilisca attraverso il dialogo con i sindacati e i cittadini la preminenza del Consiglio comunale. Noi restiamo a disposizione perché il Consiglio comunale ascolti le proposte di tutti e cerchi una sintesi per il bene esclusivo della Città».