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DL FESTIVITÀ :Mascherine sempre, green pass anche al bancone del bar
MANOVRA, OGGI IL VIA LIBERA DEL SENATO
Dal 27 dicembre il testo passerà alla Camera per l'approvazione definitiva. Giù Irpef e Irap, quasi quattro miliardi per il caro-bollette nel primo trimestre 2022. Fondo da 150 milioni per turismo, spettacolo e auto
Sta per tagliare finalmente il traguardo la manovra di bilancio per il 2022 da oltre 30 miliardi. Dopo il via libera della commissione Bilancio, il provvedimento è approdato nell'Aula del Senato per la discussione generale. Il voto di fiducia è previsto per domani, con il testo che poi andrà alla Camera per l’approvazione definitiva tra Natale e Capodanno.
LE PRINCIPALI MISURE
OK IRPEF A 4 SCAGLIONI E STOP IRAP AUTONOMI Arriva la nuova Irpef a quattro scaglioni con una clausola di salvaguardia per i redditi inferiori a 15.000 euro che manterranno il bonus da 100 euro. Le aliquote passano da cinque a quattro: Il 23% fino a 15.000 euro, il 25% da 15.000 a 28.000 euro, il 35% da 28.000 a 50.000 euro ed il 43% oltre i 50.000 euro. I redditi al di sotto i 15.000 euro mantengono il bonus 100 euro mentre quelli da 15.000 a 28.000 lo avranno in base all'ammontare delle detrazioni. Stop inoltre all'Irap per gli autonomi e i professionisti con partita Iva.
FINO A 180 GIORNI PER CARTELLE PRIMI 3 MESI ANNO Per pagare le cartelle notificate dal primo gennaio al 31 marzo del 2022 ci sarà tempo fino a 180 giorni invece dei 60 giorni ordinari.
SUPERBONUS VILLETTE SENZA TETTO ISEE, LAVORI 30% ENTRO GIUGNO Viene esteso al 2022 il Superbonus sulle case unifamiliari e viene cancellato il tetto Isee, la limitazione all'abitazione principale e a termini di comunicazione Cila, prevedendo solo uno stato di avanzamento lavori del 30% al 30 giugno 2022. Viene prorogato il Superbonus per gli impianti fotovoltaici e introdotta un'agevolazione fiscale per le opere di abbattimento delle barriere architettoniche. Vengono poi ricomprese le spese delle nuove asseverazioni nel perimetro dei vari bonus edilizi e previsto che il decreto antifrode non trovi applicazione per gli interventi in edilizia libera sotto i 10 mila euro. Viene inoltre prorogato a tutto il 2025 il Superbonus nelle aree colpite da eventi sismici a partire dal 2009.
OK NORME ANTI-DELOCALIZZAZIONI: CRESCE CONTRIBUTO LICENZIAMENTI Le imprese che licenziano per delocalizzare senza presentare un piano di gestione degli esuberi pagheranno fino al doppio del contributo previsto dal Jobs act. Le aziende con più di 250 dipendenti, non in crisi, che decidono di chiudere una sede con cessazione delle attività e vogliono licenziare più di 50 dipendenti debbano darne comunicazione tre mesi prima a sindacati, regioni interessate, ministero del Lavoro, Mise ed Anpal e presentare entro 60 giorni un piano per la gestione degli esuberi per una durata non superiore a 12 mesi, da esaminare nei 30 giorni successivi altrimenti i licenziamenti sono nulli e scatta il raddoppio dei contributi.
BONUS MOBILI, TETTO SALE DA 5MILA A 10MILA EURO Sale da 5mila a 10mila euro l'importo massimo del bonus mobili nel 2022 mentre nei due anni successivi viene confermato con un massimale di 5mila euro.
PROROGA STOP TASSA TAVOLINI Viene prorogata al 31 marzo 2022 l'esenzione del canone unico patrimoniale (che ha sostituito la Tosap/Cosap) per esercizi commerciali e ambulanti.
RIFINANZIATO BONUS TV-DECODER. A PENSIONATI ULTRA 70ENNI SOTTO 20MILA EURO INIVATO A CASA Arrivano altri 68 milioni di euro per il 2022 per il bonus per l'acquisto di televisori e decoder con la rottamazione di vecchi apparecchi non idonei allo standard DVBT-2. La norma stabilisce che gli ultra 70enni con pensione inferiore ai 20mila euro annui possano ricevere il decoder direttamente a domicilio.
FONDO DA 10 MILIONI PER PROPRIETARI CASE OCCUPATE DA ABUSIVI Arrivano 10 milioni di euro per i proprietari di immobili occupati abusivamente.
PATENT BOX AL 110% E CUMULABILE CON BONUS RICERCA Viene riscritta la normativa sul patent box: l'incentivo sale dal 90% al 110% delle spese per lo sviluppo dei brevetti mentre vengono esclusi dai beni agevolabili i marchi d'impresa. Viene poi eliminato il divieto di cumulo tra l'agevolazione del patent box ed il credito d'imposta ricerca e sviluppo.
3,8 MILIARDI PER BOLLETTE E 1 MILUARDO PER RATEIZZAZIONIL'emendamento stanzia 1,8 miliardi per l'azzeramento degli oneri generali di sistema per le utenze elettriche a bassa tensione fino a 16,5 kW, 480 milioni per l'azzeramento degli oneri per tutte le utenze gas, 600 milioni per la riduzione del'Iva sul gas naturale per tutte le utenze al 5%, 912 milioni per il potenziamento del bonus per i clienti in condizione economicamente svantaggiata. Si tratta in particolare di persone con Isee fino a 8.265 euro, percettori di reddito o pensione di citTadinanza, famiglie numerose e utenti che utilizzano macchinari elettromedicali. Arriva poi un miliardo di euro per consentire la rateizzazione fino a 10 mesi delle bollette per i clienti domestici.
PACCHETTO SCUOLA: RISORSE DA PERSONALE ATA A MERITO DOCENTI In arrivo oltre 180 milioni di euro per la scuola, dalle proroghe del personale ATA con contratti Covid, al rifinanziamento del sostegno psicologico negli istituti, l'adeguamento dei compensi degli insegnanti rispetto agli aumenti già ottenuti da altri comparti della PA e fondi alle paritarie.
VERSO STABILIZZAZIONE GIUDICI ONORARI Arriva la norma per stabilizzare i giudici onorari in servizio, resa necessario dopo la messa in mora dell'Italia da parte dell'Ue. Ai lavoratori vengono, tra l'altro, attribuite le garanzie del lavoratore ordinario. I magistrati, dopo aver espletato una prova valutazione, avranno la possibilità di restare in servizio fino al settantesimo anno di età. Si stabilisce anche l'apertura della procedura di reclutamento per 700 nuovi giudici onorari nel 2022.
PROROGA AL 2023 DEL BONUS IDRICO Viene prorogata la detrazione per l'acquisto e l'istallazione di sistemi di filtraggio dell'acqua.
SGRAVIO CONTRIBUTI 100% APPRENDISTATO MICRO-IMPRESE Via libera allo sgravio contributivo al 100% per tre anni a favore delle micro imprese per i contratti di apprendistato di primo livello per giovani under 25. La norma prevede un'esenzione per tre anni per i contratti di apprendistato di primo livello firmati nel 2022 dalle piccole imprese fino a 9 dipendenti.
PROROGA DEL BONUS COLLOCAMENTO IN BORSA PMI, MASSIMALE SCENDE A 200MILA EURO Prorogato a fine 2022 il credito d'imposta pari al 50% delle spese di consulenza per le piccole e medie imprese che si collocano in borsa in un paese dell'Unione europea. La norma riduce il massimale del beneficio da 500mila e 200mila euro.
ARRIVA ANTICIPO PENSIONISTICO PER EDILI E CERAMISTI Via libera all'anticipo pensionistico per i lavoratori edili e per i ceramisti a 63 anni con un requisito contributivo che scende da 36 a 32 anni.
AUMENTA PARTECIPAZIONE IN BANKITALIA DAL 3 AL 5% Aumenta dal 3% al 5% il limite per la partecipazione nel capitale della Banca d'Italia. La norma prevede che "ciascun partecipante non può possedere, direttamente o indirettamente, una quota del capitale superiore al 5 per cento" e che "per le quote possedute in eccesso non spetta il diritto di voto ed ogni altro diritto economico e patrimoniale".
RIAPERTI TERMINI PER FINANZIAMENTO PARTITI Più tempo ai partiti per iscriversi al registro nazionale che consente di ricevere "erogazioni liberali in denaro" da persone fisiche detraibili fiscalmente. La norma consente ai partiti che hanno presentato la domanda per il 2021 oltre i termini di "produrre una nuova istanza per essere ammessi al beneficio" entro 30 giorni dalla pubblicazione della manovra.
RINVIO 2 ANNI ENTRATA IN VIGORE IVA TERZO SETTORE Viene rinviata di due anni l'entrata in vigore del regime Iva per il terzo settore.
5 MILIONI EURO PER REDDITO DI LIBERTÀ Vengono incrementate di 5 milioni le risorse per i diritti e le pari opportunità #redditodilibertà e di 3 milioni il fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione di parità di genere.
15 MILIONI IN PIÙ PER FONDO NON AUTOSUFFICIENZE Arrivano altri 15 milioni di euro nel 2022 nel fondo per le non autosufficienze. Via libera anche a maggiori risorse per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico. Viene inoltre istituito un fondo presso il ministero della Salute con una dotazione di 25 milioni per il biennio 2022-23 per il contrasto dei disturbi alimentari. Ai professionisti è riconosciuto il differimento termini per malattia ed infortunio e riguarderà tutte le patologie ed infortuni.
Draghi: "Una manovra espansiva che accompagna la ripresa"
In conferenza stampa il premier Mario Draghi ha sottolineato che la manovra, "è una legge espansiva, che accompagna la ripresa ed è in piena coerenza con gli altri documenti che guidano l'azione economica di questo governo. Si agisce sia sulla domanda ma anche molto sull'offerta: tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti". "Al problema del debito pubblico, a quello delle prestazioni sociali inadeguate e alle altre giuste modifiche del nostro sistema sociale che non abbiamo potuto fare negli anni passati - ha detto Draghi - si esce attraverso la crescita: il Paese crescerà bene oltre il 6% e questa è una bussola e la strategia di questo governo". Draghi ha poi voluto precisare che "sulle tasse mettiamo 12 miliardi per ridurre la pressione fiscale e non otto come si dice in giro e destiniamo 40 miliardi in un triennio alla riduzione delle imposte, di cui 24 al cuneo e la parte restante agli incentivi fiscali, alle famiglie e imprese per il patrimonio immobiliare e la digitalizzazione".
Sul capitolo pensioni il presidente del Consiglio ha ribadito che l'obiettivo "è il ritorno in pieno al sistema contributivo, con una transizione a Quota 102 (38 anni di contributi e 64 anni di età)". "Il governo - ha aggiunto - è disponibile al confronto con le parti sociali e con il Parlamento perchè l'obiettivo è il pieno ritorno al contributivo che è la "scatola" dentro cui tante cose si possono aggiustare, come ad esempio recuperare al lavoro chi ne è uscito e si trova in nero".
Federalberghi: “imprese e lavoratori sul ciglio del baratro, urgono risposte”
“Il 16 dicembre scorso è scaduto il termine per il pagamento dell’Imu e molti albergatori non hanno avuto le risorse per pagare o hanno dovuto ricorrere all’indebitamento. Per non parlare delle strutture in affitto, che si ritrovano sotto minaccia di sfratto dopo che lo sconto fiscale sui canoni si è esaurito a luglio. Nel complesso, più di 20mila imprese non riescono a far fronte ai costi fissi di gestione concernenti l’immobile, che è il principale bene strumentale delle strutture turistico ricettive. Inoltre, il 31 dicembre 2021 scadono il termine per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali Covid-19 e la moratoria sui licenziamenti. Se la cassa integrazione non sarà rifinanziata, saranno a rischio 70mila lavoratori dipendenti dalle strutture ricettive italiane”.
È la denuncia di Federalberghi, che sottolinea che “imprese e lavoratori sono sull’orlo del baratro” e chiede di “intervenire con urgenza per evitare che precipitino, Esonero della seconda rata mu, proroga del credito d’imposta sugli affitti e della cassa integrazione Covid sono le risposte di cui il settore ha bisogno con urgenza, per evitare chiusure e licenziamenti. Chiediamo che queste misure trovino posto nella legge di bilancio, che il Senato si appresta a votare”.
Conftrasporto: “no all’emendamento Cingolani per ridurre le agevolazioni sui carburanti”
Conftrasporto ribatte con un secco ‘no’ all’emendamento alla legge di bilancio per ridurre le agevolazioni sui carburanti annunciato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. E invia una lettera ai responsabili nazionali dei partiti politici chiedendo, invece, un sostegno alle imprese che hanno investito in mezzi alimentati a gnl (gas naturale liquefatto).
“È ampiamente nota la corsa verso l’alto dei prezzi dell’energia, il cui costo è giunto ai massimi storici, che rischia di minare a medio termine la ripresa economica in atto incidendo soprattutto sui consumi”, spiega il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè. Per la Confederazione appare evidente come gli effetti negativi di questa dinamica si ripercuotano maggiormente dove l’energia è un fattore di produzione rilevante. Come è il caso dei trasporti, con l’autotrasporto in testa, dove circa un terzo dei costi funzionali all’operatività degli autoveicoli è legato al carburante per autotrazione. Di qui la richiesta di Conftrasporto, che segnala l’urgenza di sostenere, attraverso un apposito provvedimento nella legge di bilancio, le imprese di autotrasporto che hanno investito nell’acquisto di veicoli a gnl che, con i prezzi del metano attuali, risultano essere di fatto ‘fuori mercato’. “Il fermo di questi mezzi perché il loro utilizzo risulta nei fatti antieconomico, oltre a recare un danno diretto alle imprese che non hanno possibilità di ammortizzarne l’acquisto, appare paradossale, considerato che gli stessi mezzi a gnl garantiscono elevate performance in termini ambientali”, si legge nella lettera.
Conftrasporto-Confcommercio propone quindi che dal primo gennaio 2022 si riconosca, alle imprese attive sul territorio italiano che operano nella logistica e nel trasporto delle merci in conto terzi con mezzi di trasporto ad elevala sostenibilità ad alimentazione alternativa a metano liquefatto, un credito d'imposta del 30% del costo di acquisto al netto dell'imposta sul valore aggiunto di gnl utilizzato per la trazione dei mezzi pesanti. Lo scopo è duplice: promuovere la sostenibilità d'esercizio e incentivare il processo di efficientamento energetico nel settore del trasporto merci. “La misura comporterebbe oneri a carico dello Stato valutabili in 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023, 2024, periodo che si risente congruo per consentire di superare e nel contempo assorbire gli effetti dell’attuale contingenza economica negativa”, conclude Conftrasporto.
Confturismo: “turismo ancora in piena crisi, servono più risorse”
“A quasi due anni dall’inizio della pandemia la crisi del turismo è ancora in pieno corso, e anzi si riacutizza. A ciò si aggiunge l’effetto pesantemente negativo delle ultime notizie sull’andamento degli indici epidemiologici in tutta Europa, che frenano, o meglio inibiscono, le prenotazioni per Natale e Capodanno. In questo quadro, parlare di un turismo che vede la fine della crisi è prematuro, per non dire errato”. Questo il commento del presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè, sul Ddl Bilancio.
“Per questo motivo il disegno di legge di bilancio deve innanzitutto prevedere la riassegnazione al turismo delle risorse, stanziate tra il 2020 e il 2021, che risultano non utilizzate in tutto o in parte alla luce delle evoluzioni registrate. Parlo di ben più di un miliardo di euro avanzato sul tax credit vacanze, ma anche dei 6 milioni del fondo a tutela dei consumatori che detengono voucher emessi a rimborso da strutture ricettive, vettori e agenzie di viaggi. La dotazione di parte corrente del fondo unico per il turismo, che il disegno di legge di bilancio istituisce per iniziative di sostegno e sviluppo, può validamente essere, almeno in questa fase, la destinazione di queste risorse da recuperare, a patto che si apra immediatamente, presso il Ministero, un tavolo di confronto con le nostre rappresentanze di categoria per ridefinirne e ampliarne le modalità di utilizzo”, conclude Patané.
Riforma ammortizzatori sociali: le imprese chiedono chiarimenti "urgenti" al governo
Le associazioni che rappresentano la totalità del terziario di mercato, Confcommercio, Alleanza delle Cooperative Italiane, Confesercenti, Federdistribuzione, chiedono un incontro urgentissimo per un confronto con il Presidente Draghi e con il Ministro Orlando "al fine di verificare la disponibilità del Governo a individuare misure che possano mitigare l’impatto dei costi che le imprese rappresentate dovranno sostenere a regime. In particolare, le associazioni esprimono forte preoccupazione per la sostenibilità contributiva da parte delle imprese dei nuovi e più inclusivi ammortizzatori".
"Sarà, pertanto, necessario - prosegue la nota congiunta- garantire un periodo transitorio congruo per l’entrata a regime dei nuovi strumenti, accompagnato da idonee misure di riduzione strutturale del costo del lavoro, come pure un chiaro meccanismo di bonus-malus relativamente al rapporto tra contributi e prestazioni".
"E’, inoltre, indispensabile - conclude la nota - approfondire i meccanismi introdotti e la congruità delle nuove tutele con le specificità delle imprese di questi settori secondo il principio enunciato di un reale universalismo differenziato".
Tour operator e agenzie di viaggio, 40mila posti di lavoro a rischio
Un’impresa su due chiuderà la saracinesca, con la relativa perdita di 40mila posti di lavoro. Questo "solo relativamente alle agenzie di viaggio e tour operator, in assenza di urgenti interventi economici e finanziari". È l’allarme contenuto in una lettera-appello al premier Mario Draghi e ai ministri Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando e Massimo Garavaglia firmata congiuntamente da Fto e Fiavet Confcommercio, Aidit Federturismo Confindustria, Astoi Confindustria Viaggi, Assoviaggi Confesercenti e Maavi Conflavoro.
Le sigle chiedono di convocare urgentemente "un tavolo di confronto interministeriale, da istituirsi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri", in cui "poter illustrare al meglio le proposte avanzate" e "individuare soluzioni idonee a scongiurare la chiusura di migliaia di aziende italiane ed i conseguenti licenziamenti della stragrande maggioranza del personale in forza".
Ali: "Ottimi segnali per le librerie"
Per l'Associazione dei Librai Italiani sono arrivate buone notizie dall'approvazione definitiva della manovra 2022. Il presidente Paolo Ambrosini ha sottolineato gli "ottimi segnali nella legge di bilancio per le librerie: conferma e stabilizzazione di App18, conferma per il 2022 e il 2023 del fondo biblioteche e incremento nei due anni di 10 milioni per il tax credit librerie. Tutte queste misure, unite ai provvedimenti già assunti nei mesi scorsi e a quelli ai quali stiamo lavorando, rappresentano la conferma che per il Ministro Franceschini le librerie sono parte del più ampio progetto culturale per il Paese”.
“Un potenziamento della cultura in generale – prosegue Ambrosini - che dia un grande valore alle biblioteche, agli archivi e alle librerie che sono l’anima pulsante dei borghi e dei piccoli centri italiani, come lo stesso Ministro Franceschini ha sottolineato dopo l’approvazione della legge di bilancio”.
Fimaa: “bene la riduzione della pressione fiscale sugli investimenti immobiliari privati”
Fiaip, Fimaa e Anama accolgono con favore la manovra di bilancio ma sottolineano la “eccessiva complessità nella previsione delle proroghe dei bonus edilizi e del superbonus 110%”, evidenziando “la necessità di rendere maggiormente lineare l’estensione di tali incentivi fiscali, strategici per il rilancio di ampi settori dell’economia, proponendo di prorogarli tutti per tre anni in maniera piena con le stesse caratteristiche e le attuali aliquote”.
“Finalmente si riduce la pressione fiscale e si ragiona in maniera prospettica in relazione agli incentivi fiscali immobiliari - dichiarano i presidenti Gian Battista Baccarini, Santino Taverna e Renato Maffey - ma la proroga del superbonus 110% e di tutti i bonus edilizi, compreso il bonus facciate, deve essere piena per tre anni, mantenendo per tutti la previsione della cedibilità del credito e dello sconto in fattura, affinché tali misure siano realmente accessibili ed efficaci contribuendo alla dinamicità del mercato immobiliare. Siamo infatti convinti che il reale fattore vincente di tutta l’impostazione dei bonus legati all’immobiliare sia stata, e continui ad essere, la possibilità per il contribuente di avere un beneficio immediato attraverso la cessione del credito o lo sconto diretto in fattura. Procedura che insisteremo affinché sia mantenuta anche per il futuro”.
“Lavoreremo in questa direzione nel corso dell’iter parlamentare - concludono i tre presidenti - in questo modo si agevolerà concretamente, incentivandolo, il processo di riqualificazione energetica e di consolidamento sismico del patrimonio immobiliare, abbellendolo, valorizzandolo e rendendolo ancora più attrattivo a beneficio della comunità e dell’intera economia nazionale”.
Angaisa: “Si rischia una paralisi dei cantieri”
Angaisa, l’Associazione nazionale dei distributori idrotermosanitari aderente a Confcommercio ha accolto favorevolmente la proroga di bonus, superbonus e soprattutto sconto in fattura e cessione del credito. L’unica perplessità riguarda il nuovo provvedimento antifrode introdotto dal governo. Secondo l’Associazione, infatti, con il nuovo decreto si rischia una paralisi progressiva dei cantieri, rendendo meno attrattivi i bonus fiscali del settore edile.
“Comprendiamo perfettamente - ha spiegato il presidente Maurizio Lo Re - gli obiettivi che il legislatore si è posto: legalità, correttezza, trasparenza, valori assolutamente prioritari che non possiamo non condividere, ma per continuare a svolgere il nostro ruolo abbiamo bisogno di poter contare di regole chiare e coerenti”.
Nel nuovo decreto antifrode, infatti, l’obbligo del visto di conformità e la certificazione di congruità delle spese è stato esteso a tutti i bonus, a prescindere dall’effettiva entità dei lavori a cui gli incentivi sono collegati. “Il rischio - ha proseguito Lo Re - è che chi stava valutando possibili investimenti attenda tempi migliori”. Uno scenario che l'edilizia non si può permettere visto che contribuirebbe per l’1,6% alla crescita del Pil stimata nel 2021 al 6,7%.
Angaisa ha quindi proposto alle istituzioni di riservare l’obbligo di conformità e asseverazione solo agli interventi di una certa entità e di carattere strutturale.
“È necessario intervenire nel più breve tempo possibile adottando qualche correttivo. Facciamo appello al governo affinché non venga interrotto il circolo virtuoso della riqualificazione degli immobili e dell’efficientamento energetico, legato al bonus ristrutturazioni e all’ecobonus”, ha concluso Lo Re.
Assopetroli-Assoenergia: “no all'attenuazione delle misure antifrode”
Assopetroli-Assoenergia ha accolto con preoccupazione la notizia dell’arrivo di alcune proposte emendative per attenuare le misure del pacchetto normativo antifrode. L'Associazione fa riferimento in particolare alle modifiche “per l’accesso alla gestione dei depositi di carburanti detenuti in sospensione di accisa”.
Gli emendamenti sono stati proposti da alcuni parlamentari sia per semplificare la burocrazia e sia perché, secondo l’attuale regolamentazione, “i profili anticoncorrenziali rappresenterebbero una barriera all’accesso della libertà di iniziativa economica”. L’Associazione però si è dichiarata contraria a queste motivazioni aggiungendo inoltre che “simili iniziative vanno respinte proprio in ragione dell’aggressione criminale che ha reso indispensabile il rafforzamento delle regole e del potere amministrativo”.
Al momento l’attuale assetto del pacchetto normativo rappresenta il giusto bilanciamento tra libertà d’iniziativa economica, tutela del mercato e contrasto all’illegalità. Per questo Assopetroli-Assoenergia ha chiesto a gran voce di non modificare la “solidità dell’impianto con nuovi innesti”, così come “non vanno vanificati i gravosi adempimenti posti a carico delle imprese che oggi rendono possibile all’Amministrazione il controllo in tempo reale della movimentazione fisica delle merci e dei flussi finanziari correlati”.
“La priorità del momento è consolidare i risultati, valorizzare al massimo il coordinamento tra le istituzioni preposte alla vigilanza, in primis il ruolo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”, ha concluso l’Associazione.
Nessuna misura di sostegno per la rete di vendita della stampa, edicolanti preoccupati
Con una nota unitaria indirizzata al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giuseppe Moles, e ai relatori in Commissione al Senato della Legge di Bilancio, le associazioni di categoria degli edicolanti (Snag-Confcommercio, Sinagi affiliato Slc Cgil, Uiltucs Giornalai, Fenagi Confesercenti e Cisl Giornalai), hanno espresso “grave preoccupazione per l’assenza in legge di bilancio di qualsivoglia misura a sostegno della rete di vendita delle edicole”.
Le sigle auspicano che “nel percorso di approvazione parlamentare possano essere introdotti opportuni correttivi affinché vengano estese anche alle edicole le forme di sostegno ora riservate alle sole imprese editoriali e vengano prorogati strumenti di sostegno essenziali per la sopravvivenza della rete, quali il bonus edicola e il tax credit edicole, anche per il 2022/2023” e chiedono di prendere in considerazione “gli emendamenti presentati a sostegno della rete di vendita delle edicole, tenuto conto del ruolo e della funzione di servizio di interesse generale che le edicole svolgono nella diffusione paritaria della stampa”.
“Se si vuole veramente tutelare il diritto all’informazione – commenta il presidente di Snag-Confcommercio, Andrea Innocenti - deve essere tutelata anche la rete di vendita della stampa. In legge di bilancio non c’è nessuna misura per l’anello più debole della filiera editoriale rappresentato dalle edicole che sono il naturale luogo di incontro tra informazione di qualità e lettori. Se veramente si ha a cuore il diritto ad una informazione pluralista e il contrasto alle fake news bisogna proteggere anche il luogo dove questi diritti trovano realizzazione. Non dimentichiamo poi che quasi il 90% dei ricavi diffusionali delle imprese editoriali deriva dalle vendite in edicola”.
PAGAMENTI ELETTRONICI: TORNANO LE SANZIONI, CONFCOMMERCIO CHIEDE “UN CAMBIAMENTO DI ROTTA”
Un emendamento al decreto legge sull’attuazione del Pnrr prevede una multa di minimo 30 euro in caso di rifiuto di transazioni per la vendita di prodotti e per prestazioni professionali.
Chi non accetta pagamenti con bancomat o carte di credito, qualunque sia l’importo, sarà multato. È quanto prevede un emendamento al decreto legge sull’attuazione del Pnrr approvato dalla Commissione Bilancio della Camera. La sanzione sarà almeno di 30 euro, più il 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l'accettazione del pagamento, e riguarderà tutte le transazioni per la vendita di prodotti e per prestazioni professionali.
Confcommercio: "non servono sanzioni, ma abbattimento di costi e commissioni e gratuità dei micropagamenti"
“L’impulso alla diffusione dei pagamenti elettronici va perseguito mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di imprese e consumatori, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente, e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti”. Questo il commento di Confcommercio, secondo la quale “puntare asimmetricamente sulle sole sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti, peraltro già in pieno sviluppo. Al Parlamento e al Governo chiediamo dunque un cambiamento di rotta”.
SANGALLI: “IN MANOVRA SI PUÒ FARE DI PIÙ PER TURISMO, BOLLETTE E FISCO”
Il presidente di Confcommercio al Giornale: “circa 900 milioni di maggiori costi con la riforma degli ammortizzatori”. A Natale cancellate oltre 2,5 milioni di prenotazioni nelle strutture ricettive, chiesto a Draghi e Orlando un tavolo di confronto.
Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, cosa ne pensa dell'impianto della legge di Bilancio?
«La ripresa della pandemia, anche a livello globale, preoccupa per le ripercussioni sull'economia del nostro Paese. Occorre fare di più, sia per le imprese che non sono ripartite, e penso soprattutto alla filiera del turismo e della cultura, sia per quelle che stanno ripartendo troppo lentamente. Gli interventi in materia di Irpef e Irap vanno considerati come una prima tappa del processo di riduzione della pressione fiscale. Se per l'Irpef è apprezzabile l'alleggerimento del prelievo fiscale sui redditi medi e medio-bassi, sull'Irap lo stanziamento da un miliardo di euro dovrebbe consentire l'eliminazione dell'imposta solo per piccoli imprenditori e lavoratori autonomi».
L'impennata al 3,8% dell'inflazione vi preoccupa?
«Non siamo solo preoccupati per l'inflazione che secondo il nostro ufficio studi potrebbe attestarsi nell'ultimo trimestre al 4% riducendo il potere di acquisto delle famiglie ma anche per la crescita dei costi dei consumi obbligati, le bollette per intenderci. Gli ulteriori stanziamenti per la riduzione compensativa degli oneri di sistema non bastano. Serve un ampio ventaglio di politiche e azioni strutturali».
Ci sono altre priorità?
«Occorrono interventi urgenti in materia di cartelle esattoriali, Tosap e Cosap».
Cosa pensa della riforma degli ammortizzatori sociali?
«L'universalismo delle tutele comporta un pesante aggravio della contribuzione per le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti: le imprese più colpite dall'impatto dell'emergenza sanitaria. È necessaria maggiore attenzione alle caratteristiche settoriali e alle diverse dimensioni aziendali».
Cosa serve per migliorarla?
«Un periodo transitorio adeguato e non limitato al solo 2022, un meccanismo di bonus/malus strutturale per allineare la contribuzione alle prestazioni effettive, la definizione di causali specifiche per i settori del terziario di mercato per accedere agli ammortizzatori. E un raccordo stretto con le politiche attive per l'occupazione».
Cosa chiedete per evitare l'aumento dei costi?
«Bisogna trovare soluzioni compensative per attenuare l'incremento della contribuzione dei nuovi ammortizzatori. A regime, parliamo di circa 900 milioni di euro annui a carico del terziario di mercato».
Quali potrebbero essere le soluzioni?
«Bisogna ridurre simmetricamente altre componenti contributive del costo del lavoro a carico delle imprese. In particolare, i contributi dovuti per l'assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, il contributo di malattia e il contributo per gli assegni familiari anche in considerazione del nuovo assegno unico. C'è lo spazio per intervenire, ma occorre farlo rapidamente».
Quali sono i rischi se non si dovesse intervenire?
«Si frenerà gravemente la ripartenza del terziario di mercato che contribuisce al Pil e all'occupazione del Paese per circa il 40% del totale. Proprio per questo abbiamo chiesto al ministro del Lavoro e al presidente del Consiglio un tavolo di confronto sulla sostenibilità del nuovo assetto».
II turismo è sempre in difficoltà?
«È il settore che più ha sofferto l'emergenza sanitaria e continua a soffrire anche ora. Le risorse stanziate non sono sufficienti a coprire le ingenti perdite delle imprese. La nuova variante Omicron ha provocato una pioggia di disdette delle prenotazioni natalizie. A oggi si registrano oltre 2 milioni e mezzo di prenotazioni cancellate e possiamo dire che il 2021 si chiuderà con 100 milioni di presenze in meno rispetto al 2019 nelle strutture italiane. Da qui la richiesta avanzata dalle organizzazioni del turismo di congrui indennizzi per i quasi due anni di inattività».
L'Europa sta per dire addio ai motori termici nel 2035.
«La transizione ecologica nel settore dei trasporti e della mobilità andrà governata con grande attenzione. Servono rifinanziamenti pluriennali degli ecobonus per rinnovare il parco circolante e ristori adeguati per i concessionari auto che andrebbero introdotti già nella nuova legge di Bilancio, assieme alla conferma delle agevolazioni per il gasolio commerciale per le imprese di trasporto e logistica e a nuovi interventi per la sostenibilità economica del gas naturale liquefatto».
Gian Maria De Francesco
NaTalè edizione 2021 - Elenco aziende aderenti
Natalè lo shopping ad Enna ti premia!
Sono arrivati i biglietti e le locandine di Natalè!!!. Da oggi inizieremo la distribuzione. I colleghi possono passare in Confcommercio per il ritiro. Grazie
DA OGGI IN VIGORE IL “SUPER GREEN PASS”
Dal 6 dicembre al 15 gennaio sarà di fatto impossibile per i non vaccinati accedere, in zona bianca o gialla, a spettacoli, stadi, cerimonie e pubblici esercizi.
Sarà valido dal 6 dicembre al 15 gennaio 2022 il “super green pass” previsto dall'ultimo decreto approvato dal Governo e permetterà l’accesso, in zona bianca e gialla, a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti (solo al chiuso), feste e discoteche, cerimonie pubbliche. Oltre a questi luoghi, dove già la certificazione verde era richiesta, sarà necessario anche per accedere a spogliatoi per l'attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale. Per gli alberghi sarà necessario il "green pass" base, quello che si ottiene anche con un tampone. In pratica, solo vaccinati e guariti avranno il via libera, contrariamente ai non vaccinati anche se con tampone negativo.
"Finora il green pass si otteneva con vaccinazione, guarigione o tampone negativo. In questa fase di avanzamento dell'epidemia, per la fase che va dal 6 dicembre al 15 gennaio il certificato verde si ottiene solo con la vaccinazione o con la guarigione". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante la conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Chigi dopo la riunione del Cdm. "Nel momento in cui facciamo la scelta del green pass rafforzato - ha poi spiegato - con un eventuale passaggio di colore delle Regioni, eviteremo restrizioni per le persone vaccinate. Il rafforzamento del green pass serve a evitare chiusure".
Da parte sua il premier Mario Draghi ha sottolineato che i vari interventi “servono a dare certezze alla stagione turistica. Qual era l'alternativa lo scorso anno? Si guardava al peggioramento dei contagi, poi si diceva che non sarebbe stato possibile tenere aperto e poi si è deciso di non tenere aperto, ma già prima molte prenotazioni erano scomparse, quindi questa strategia tende a dire che avremo fatto il possibile per difenderci dalla diffusione della pandemia e mantenere aperta la stagione".
Super green pass, ecco cosa cambia
Sono quattro gli ambiti di intervento del decreto approvato dal Governo:
istituzione del super green pass dal 6 dicembre;
obbligo vaccinale e terza dose;
estensione dell'obbligo del vaccino a nuove categorie;
rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione.
Verdiamoli in dettaglio:
TERZA DOSE - Il decreto legge prevede di estendere l'obbligo vaccinale alla terza dose per i sanitari a decorrere dal 15 dicembre prossimo e con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse. Inoltre si ricorda che è già consentito l'anticipo della terza dose dopo cinque mesi dalla seconda. Il governo inoltre ha annunciato di volere aprire dal primo dicembre la terza dose agli over 18 e manifestato l'intenzione di avviare campagne vaccinali, se autorizzate, per la fascia di età 5-12 anni.
OBBLIGO PER PROFESSORI E FORZE DELL’ORDINE - Dopo le categorie sanitarie, l'obbligo vaccinale viene esteso anche a tutto il personale scolastico e a quello del comparto della difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Il Governo ha fissato al 15 dicembre la data in cui entra in vigore l'immunizzazione obbligatoria. Nel dettaglio le nuove categorie coinvolte saranno personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria) e personale del soccorso pubblico.
CONTROLLI RAFFORZATI - Il decreto prevede un rafforzamento del sistema dei controlli: entro tre giorni dall'entrata in vigore del decreto, i prefetti sentono il Comitato provinciale ordine e sicurezza ed entro cinque giorni adottano il nuovo piano di controlli, a livello provinciale, coinvolgendo tutte le forze di polizia. Si tratta di controlli "costanti" di cui le Prefetture sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell'Interno.
MASCHERINE - Il governo non è intervenuto sul punto, valgono pertanto le disposizioni fin qui in vigore. In zona bianca la mascherina non è obbligatoria all'aperto, ma va indossata in tutti i luoghi chiusi diversi dalla propria abitazione, compresi i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus) e in tutte le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o siano possibili assembramenti. È invece obbligatoria all'aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa.
TAMPONI E CERTIFICATO - Ai fini del green pass sono confermate sia le tipologie che la durata dei test. Il certificato resta valido in caso di un tampone molecolare negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti o rapido nelle 48 ore precedenti.
Federalberghi: “il super green pass in hotel chiude le porte a milioni di turisti stranieri”
“La proposta di consentire l'accesso agli alberghi solo alle persone munite del cosiddetto ‘super green pass’ rischia di chiudere le porte dell'Italia a milioni di cittadini stranieri che sono stati immunizzati con un vaccino non riconosciuto dall'Autorità europea”. È l’allarme lanciato da Federalberghi a poche ore dall’approvazione del nuovo decreto con le misure anti-coronavirus. In tal caso, secondo la Federazione degli albergatori, verrebbero avvantaggiati i Paesi concorrenti che “attendono a braccia aperte i milioni di turisti stranieri che l'Italia si appresta a respingere, una nuova mazzata sul settore dopo che la Banca d'Italia ha certificato che nei primi otto mesi del 202 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è diminuita di quasi 19 miliardi, con un calo del 61,4% rispetto al 2019'' .
Federalberghi sottolinea poi che se "per accedere ai luoghi di lavoro sarà sufficiente il green pass semplice, la logica vuole che la medesima deroga debba essere accordata a chi viaggia per motivi di lavoro e ha bisogno di pernottare fuori casa, come gli esponenti delle forze dell'ordine e gli addetti alle attività di trasporto. Senza dimenticare che non sono rari i casi di persone che soggiornano stabilmente presso strutture ricettive per ragioni di lavoro, di studio o di salute".
Infine, eventuali vincoli alle strutture ricettive ufficiali “devono essere validi anche per gli affitti in locazione breve. Se non si seguisse questa strada, al danno si aggiungerebbe la beffa: sarebbero scoraggiati i soggiorni nelle strutture ufficiali che rispettano le regole, applicano rigorosi protocolli di sicurezza e pagano gli stipendi, mentre verrebbero incentivati i soggiorni presso alloggi che sfuggono a ogni regola e si sottraggono a ogni controllo".
Fipe chiede “controlli rigorosi per fermare il virus”
“I pubblici esercizi devono fare la loro parte affinché le restrizioni individuali imposte dal governo attraverso il super green pass durino il meno possibile. Per raggiungere l’obiettivo serve il massimo della responsabilità anche da parte dei gestori dei locali che devono effettuare controlli rigorosi sui certificati di chi vuole consumare al tavolo all’interno di bar e ristoranti, come peraltro è previsto dalla legge”. Così Fipe-Confcommercio, che nel fine settimana scorso ha distribuito ai propri associati un cartello informativo sulle nuove misure restrittive in base ai diversi colori delle regioni.
“Per comprendere quanto sia seria la situazione – prosegue Fipe - basta guardare a quello che sta avvenendo poco oltre i confini nazionali in Austria, Germania ed Olanda. Questa ulteriore recrudescenza del virus va contrastata ad ogni livello perché oltre alla tutela della salute nessun imprenditore può correre il rischio che si riapra la stagione delle misure restrittive nei confronti delle imprese. Dobbiamo puntare al 100% dei controlli anche se questo richiede impegno organizzativo e talvolta ci espone ai malumori di una parte della clientela che mal sopporta il fastidio di essere controllata. Ma siamo in una fase in cui tutti devono dare prova di grande responsabilità”.
L’appello di Fto: “viaggiare è sicuro”
“Per le persone vaccinate i viaggi sono sicuri, chiediamo alle istituzioni che anche le campagne di comunicazione sulla pandemia non siano così allarmanti”. Questa la richiesta di Fto, la Federazione turismo organizzato, in ansia per le notizie degli ultimi giorni sull’aumento dei contagi in Italia, che hanno dato il via ad una serie di disdette per alberghi e pacchetti turistici. “Chiediamo al governo - ha commentato il direttore nazionale Gabriele Milani - di pesare di più le parole. Le incertezze di questi giorni stanno influendo soprattutto sui numeri di fine anno. Si rischia un’ulteriore ondata di cancellazioni che sarebbe difficile da fronteggiare con le nostre sole forze”.
Più apprezzato, invece, l’approccio adottato dall’Unione europea, incentrato sulle condizioni personali di chi parte rispetto alle valutazioni basate sulle mappe di rischiosità dei Paesi. “È giusto premiare - ha scritto il presidente Franco Gattinoni in una nota - con maggiori libertà chi si è vaccinato, incentivando così pure a immunizzarsi chi ancora non l’ha fatto. Condivisibile una omogeneizzazione in Europa circa la durata del green pass”. Per la Federazione questa logica basata sulla persona potrebbe essere applicata anche a molte mete extra Ue che ad oggi restano ancora chiuse ai viaggiatori italiani. “Bisogna semplificare il quadro delle regole e rendere più agili ed efficaci i protocolli per i viaggi per aiutare la ripresa del comparto”, ha concluso Gattinoni.
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Regolamento Natalè Edizione 2021
Proroga al 31 dicembre degli accordi Fipe-Siae
La SIAE ha comunicato la sua intenzione di prorogare al 31 dicembre 2022 gli accordi vigenti con FIPE relativi alla musica d'ambiente e alle esecuzioni musicali nei pubblici esercizi.
Resta confermata al 28 Febbraio 2022 la scadenza del termine del pagamento dell'abbonamento per musica d'ambiente per beneficiare degli sconti riservati alle imprese associate a FIPE.
Le tariffe per musica d'ambiente e i minimi di compenso per gli intrattenimenti musicali non subiranno incrementi.
Si informa che il Consiglio di Gestione della SIAE, tenuto conto del fatto che l'emergenza sanitaria ha condizionato il prosieguo dei lavori per la revisione degli Accordi con FIPE, ha deliberato di prorogare la
loro durata fino al 31 dicembre 2022.
La proroga riguarda esclusivamente la disciplina normativa e tariffaria prevista negli Accordi. Sono invece confermate le ordinarie scadenze dei pagamenti in base alle distinte tipologie di utilizzazione. Al
riguardo, si ricorda che il termine ultimo per il pagamento dell'abbonamento per musica d'ambiente, beneficiando degli sconti riconosciuti agli associati FIPE, resta fissato al 28 Febbraio 2022.Il Consiglio di Gestione della SIAE ha inoltre deliberato di lasciare invariate per il 2022 le tariffe per
diritti di esecuzione musicale. Come previsto dagli Accordi, gli incrementi ISTAT registrati al mese di settembre 2021 verranno accantonati in attesa delle future negoziazioni.
CONAD ENTRA IN CONFCOMMERCIO
Accordo quadro tra l'Associazione Nazionale Cooperative Dettaglianti e la Confederazione. I protocolli d'intesa sono stati firmati dal Presidente Carlo Sangalli, del Presidente di ANCD Maurizio Pelliconi e dall’Amministratore Delegato di Conad Francesco Pugliese.
Il 24 novembre a Roma Conad e Confcommercio hanno firmato i protocolli di intesa che siglano l’ingresso del Consorzio Nazionale e delle Cooperative nella Confederazione di Piazza Belli. L’accordo è stato raggiunto nell’ambito di un accordo quadro tra ANCD (Associazione Nazionale Cooperative Dettaglianti, struttura politico-sindacale aderente a Legacoop a cui sono associate le cooperative territoriali e il Consorzio Nazionale Conad) e Confcommercio.
La firma è avvenuta alla presenza del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, del Presidente di ANCD Maurizio Pelliconi e dell’Amministratore Delegato di Conad Francesco Pugliese, che assume la carica di Vicepresidente di Confcommercio con delega alla fiscalità e alla finanza d’impresa.
Pugliese: "Un accordo importante nel segno della semplificazione della rappresentanza"
“Siamo lieti di iniziare questo nuovo percorso insieme a Confcommercio. Il nostro ingresso segna la prosecuzione di un processo di progressiva semplificazione del sistema di rappresentanza nel nostro settore” ha commentato Francesco Pugliese, Amministratore Delegato di Conad. “Questo ci permette di essere meno frammentati e più uniti, di restituire maggiore forza alla rappresentanza, e di essere quindi più efficaci nello sviluppo del settore del commercio. Oggi, finalmente, operatori e associazioni sono più coesi perché gli interessi sono più simili rispetto al passato. Auspichiamo che altri soggetti possano seguire la nostra scelta, rafforzando la rappresentanza della comunità di imprenditori e di lavoratori che serve il Paese e contribuisce alla ripresa dell’economia, generando valore aggiunto e occupazione”.
Sangalli: "Si rafforza la capacità di interpretare le politiche associative e sindacali"
“L’entrata del Sistema Conad in Confcommercio – ha dichiarato il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli - è certamente un segnale importante per diverse ragioni. La prima è che, in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo, è decisivo stare insieme e condividere scelte strategiche comuni. La seconda è che si rafforza il perimetro della nostra rappresentanza all’insegna del pluralismo distributivo. La terza riguarda una accresciuta capacità di interpretare, a tutti i livelli, politiche associative e sindacali con il contributo diretto di una realtà leader della grande distribuzione nel nostro Paese”.
I "numeri" di Conad
L’ingresso del Sistema Conad in Confcommercio porterà alla presenza di delegati di cooperativa e di soci imprenditori Conad nelle organizzazioni provinciali dell’associazione di categoria. Conad porta in Confcommercio il proprio modello di business, fatto di 3.305 punti di vendita, 65.772 addetti, 2.390 soci imprenditori associati in cooperativa che condividono un insieme di principi e valori, tra cui la centralità della persona e delle sue capacità, servendo ogni giorno le comunità grandi e piccole sul territorio italiano in cui operano e vivono.