confcommercioenna

confcommercioenna

Soggetti destinatari delle agevolazioni e requisiti di ammissibilità

Destinatari della misura sono PMI danneggiati dall’emergenza sanitaria Covid-19 e che hanno avviato l’attività economica dal 1.1.2019 al 31.12.2020.

Importo e caratteristiche del finanziamento agevolato e del contributo a fondo perduto

L’Agevolazione è costituita da un finanziamento agevolato più un eventuale contributo a fondo perduto. L’importo massimo complessivo dell’Agevolazione è pari a Euro 25.000; l’intervento può essere costituito interamente da un finanziamento agevolato, nel caso in cui non venga richiesto il contributo a fondo perduto, oppure da un finanziamento agevolato ed un contributo a fondo perduto.

Termini e modalita’ di richiesta del finanziamento agevolato e del contributo a fondo perduto

Dalle ore 10,00 del giorno 12 ottobre 2021 e fino alle ore 17,00 del giorno 11 novembre 2021 è possibile procedere alla compilazione delle istanze e dei relativi allegati collegandosi all’indirizzo https://sportelloincentivi.irfis.it accedendo alla piattaforma digitale dedicata mediante SPID (livello 2) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);

 

Per tutte le info chiama il n.0935/500971

Scarica il bando completo qui:

- pdf Bando Irfis Sicilia Finanziamenti agevolati e Contributi a fondo perduto a favore di operatori economici che hanno avviato l’attività negli anni 2019 e 2020 (1.89 MB)

 

Venerdì, 08 Ottobre 2021 08:46

Da domani la Sicilia si vesta di bianco

 L'addio alla zona gialla in Sicilia era scontato e arriverà domani, con due giorni di anticipo Razza: «Cambio di marcia nelle vaccinazioni». Ma la media nazionale resta lontana PplIcne Pag.fi Oggi l'ufficialità. L'assessore Razza: «Non e un liberi tutti» Da domani la Sicilia si veste di bianco Non ci sarà più l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto e il limite di commensali La campagna Le province di Messina, Siracusa e Catania ancora in forte ritardo per le vaccinazioni Giacinto Pipitone PALERMO L'ufficialità arriverà soltanto oggi. Eppure è già certo che la Sicilia abbandonerà il giallo, sinonimo di pericolo Covid in crescita, per tornare come tutte le altre regioni in fascia bianca. Sarà la cabina di regia nazionale oggi a dare l'indicazione che il ministro Roberto Speranza ratificherà. L'assessore alla Salute, Ruggero Razza, lo ha rivelato ieri durante una conferenza stampa convocata per illustrare un nuovo sistema di monitoraggio dei dati di contagio. Prima di incontrare i giornalisti, ha detto l'assessore, una telefonata col ministro lo ha rassicurato sul ritorno in fascia bianca. Un fatto che da un lato dà atto del calo dei contagi e dell'aumento delle vaccinazioni ma che dall'altro - lo ha ribadito Razza - non deve significare un liberi tutti. In realtà il ritorno in fascia bianca ha per lo più un effetto psicologico, visto che tecnicamente dovrebbe cadere solo l'obbligo di indossare le mascherine anche all'aperto e il limite di commensali al tavolo nei ristoranti. Per il resto anche in zona gialla non ci sono state particolari limitazioni. Rispetto a quanto accaduto in passato, la novità è che la decisione che verrà ufficializzata oggi non entrerà in vigore da lunedì ma da domani: dunque l'effetto sarà immediato. Razza ha provato a dare una lettura atipica di questa notizia: «È un obiettivo che non caricherei di alcun significato. Come non aveva valore politico il ritorno in giallo non ha valore Nuovo dirigente Francesco Bevere va alle Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico politico il ritorno in bianco. E tuttavia l'assessore non ha esitato a togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «I profeti di sventura che dicevano che la zona gialla avrebbero fatto perdere punti di Pil alla Sicilia, hanno almeno il pudore del silenzio? Abbiamo affrontato in maniera adeguata tutto quello che si doveva fare». Dunque il bianco indica un cambio di passo nelle vaccinazioni più che nella frenata del contagio: «Negli ultimi trenta giorni - ha detto Razza -, da quando è emerso il caso della Sicilia, sono state adottate numerose misure e si sono moltiplicati i provvedimenti del presidente Musumeci. Abbiamo cercato di mettere in atto ogni attività di rafforzamento per rendere più facile l'adesione alla campagna vaccinale per i cittadini e abbiamo moltiplicato sui territori i centri di vaccinazione raggiungendo soprattutto i Comuni con il minore numero di vaccinati». Ma qual è la situazione oggi? La fotografia l'ha scattata ieri la fondazione Gimbe: riguardo ai contagi nella settimana 29 settembre-5 ottobre «si registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (274) e si evidenzia una diminuzione dei nuovi casi (-10,4%) rispetto alla settimana precedente». Sul fronte della vaccinazione «la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 65,6% (media Italia 72,4%) a cui aggiungere un ulteriore 4,8% (media Italia 4,3%) solo con prima do- se. La popolazione over 50 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari a 14,5% (media Italia 9,5%). Il tasso di copertura vaccinale con le terze dosi è pari a 0,8% (media Italia 2,4%) ». Razza ha aggiunto che restano tre province con dati di vaccinazione troppo bassi: Messina, Siracusa e Catania. Ma, ha aggiunto l'assessore, nell'ultimo mese la Sicilia ha viaggiato a un ritmo di un milione e 800 mila dosi somministrate. E a questo ritmo - è la previsione - entro fine ottobre si raggiungerà la soglia di sicurezza dell'80% della popolazione immunizzata. Nel frattempo sta partendo l'operazione terza dose anche per il personale sanitario. Il commissario di Palermo, Renato Costa, a annunciato le prime iniezioni per domani alle 16 all'hub della fiera del Mediterraneo. E Razza ha precisato che la campagna per la terza dose andrà avanti secondo il programma stabilito dal ministero: prima i fragili e gli over 80 e poi gli operatori sanitari. Oggi dovrebbe essere pubblicata una circolare che fissa i dettagli dell'operazione. In più Razza ha aggiunto che «è stato inviato un sms a quanti hanno diritto a ricevere la terza dose e sono in corso le prenotazioni». La conferenza stampa di ieri è stata per Razza anche l'occasione *** di presentare il nuovo dirigente del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico: è Francesco Bevere che prende formalmente il posto che fu di Letizia Diliberti, la dirigente finita nell'inchiesta sui dati falsificati dei morti per Covid in cui è ancora coinvolto anche Razza. Bevere arriva da Roma e negli stessi giorni un cui ha preso servizio alla Regione è stato nominato consulente del ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini. Un incarico che Bevere svolgerà a titolo gratuito ma che dà il segnale dei rapporti che il governo regionale vuole avere con Roma in questa fase cruciale della pandemia e delle misure per superarla.

Martedì, 05 Ottobre 2021 08:52

DELEGA FISCALE, IL GOVERNO ACCELERA

Oggi in Consiglio dei ministri il via libera al ddl che riscriverà il sistema del prelievo, uno dei “pilastri” del Recovery Plan. Irpef, Irap e forse Iva nel menu della riforma.

Irpef, Irap, catasto, lotta all'evasione e, forse, Iva. Sono i capitoli principali del disegno di legge delega per riscrivere il sistema del prelievo fiscale, una delle riforme "di accompagnamento" del Recovery plan, che il Governo si appresta ad approvare. Le ultime decisioni arriveranno oggi nella cabina di regia che presiederà il Consiglio dei ministri, dopo che il temine originario è slittata da luglio a settembre e, infine, a conclusione del voto amministrativo. La delega dovrebbe in ogni caso essere molto "larga" e generica per far sì che i gruppi parlamentari abbiano più spazio possibile per dare le loro indicazioni che il Governo dovrà poi tradurre in decreti attuativi, con le prime novità che non entreranno in vigore prima del 2023.

Il nodo politicamente più delicato, data l’opposizione del centrodestra a qualunque aumento delle tasse, è quello del catasto. L’idea di Palazzo Chigi sarebbe quella di prendere tempo, spingendo intanto sul completamento della revisione degli estimi catastali e rimandando a una fase successiva le scelte sulla revisione della tassazione. Per la revisione dell'Irpef – di cui un anticipo si dovrebbe vedere già nella manovra economica - dovrebbe essere scelto un intervento di alleggerimento per il terzo scaglione, quello in cui rientrano i contribuenti che guadagnano tra i 28mila e i 55mila euro, con aliquota attuale al 38%. Per quanto riguarda l'Irap, le Camere si sono già espresse per l’abolizione, ma restano alcune criticità da risolvere. Si cercherà di evitare, ad esempio, che ci sia un'aliquota troppo alta nel caso che l’imposta regionale sulle attività produttive venisse assorbita nell'Ires o ne diventasse una addizionale.

Il caso delle divisioni interne all'organizzazione di categoria Confcommercio di Enna a sostegno di Picciotto «Mai pensato a un accorpamento con Messina» «Non vogliamo più proseguire a domani darci e domandare perché Confcommercio Messina sia stata consegnata ad Enna, perché Carmelo Picciotto abbia deciso di agevolare la fusione dell'associazione di Messina alla sua omonima di una piccola provincia dell'entroterra siciliano, perché il presidente di Messina, assieme a quello di Enna ambiscano alla fusione delle Camere di commercio delle due città e agiscano affinché questo accada. Non chiediamo più di ripristinare trasparenza e legalità a chi di trasparenza e legalità ha solo saputo riempirsi la bocca e le pagine di giornali sino a qualche giorno fa. A questo punto vogliamo dare a Confcommercio Messina l'opportunità di riprendere un nuovo corso e di riprenderlo con e per i messinesi ,senza alcun altro scopo se non quello di far crescere il nostro territorio e le nostre imprese». A conclusione del loro documento, gli otto consiglieri dimissionari — Corrado Andre, Giuseppe Barbera Campagna, Francesco Crescenti, Pasquale Currò, Salvatore Scilibeno, Paolo Tomasello, Domenico Venuto e Luigi Vezzosi—avevano puntato il dito contro queste presunte "operazioni" volte ad accorpare le organizzazioni di categoria di Messina e di Enna. Ma immediata arriva la replica proprio del presidente di Confcommercio di Caltanissetta ed Enna, Maurizio Prestifilippo: «Mai nella nostra agenda c'è stato un ordine del giorno che potesse prevedere la fusione tra la Confcommercio di Messina con quella di Caltanissetta Enna». Prestifilippo si dice «esterrefatto» per gli attacchi mossi da quello che definisce «un manipolo di esagitati ex componenti del Consiglio generale di Confcommercio Messina», E sul tema, interviene anche il direttore di Confcommercio Gianluca Speranza, il quale tiene a precisare che, «diversamente da quanto affermato dai consiglieri dimissionari, in poco più di sei mesi di impegno si è rivoluzionato l'assetto organizzativo di Confcommercio Messina. Stiamo procedendo alla normalizzazione delle delegazioni comunali e dei sindacati di categoria, sono stati predisposti i bilanci del triennio 2017-2019, già approvati dalla Giunta e che tra pochi giorni verranno portati in assemblea per l'approvazione. Nonostante il Covid, Confcommencio Messina ha aumentato il numero degli associati, migliorato le entrate e razionalizzato la spesa, mentre i numerosi debiti sono stati diminuiti o azzerati». E sulle motivazioni addotte dai consiglieri dimissionari, insiste il presidente Prestifilippo, il quale continua a ribadire che «è falso, falso, falso quanto da loro detto; mai abbiamo parlato di fusione tra le due provincie, mai abbiamo parlato di fusione tra le due Camere di commercio, mai abbiamo trattato la svendita di alcuna cosa che appartenga a Confcommercio Messina;anzi, allertati dal presidente nazionale Carlo Sangalli, siamo giunti a Messina per svolgere un'attività esplorativa condotta tra luglio e settembre 2020 e che si è conclusa con una esaustiva relazione trasmessa agli organi confederali di Confcommercio e inviata a ciascun consigliere di Confcommercio Messina. Su richiesta del presidente Picciotto, dopo il licenziamento della precedente direttrice, che aveva lasciato priva di contabilità l'associazione messinese nell'ultimo biennio, la Giunta provinciale di Confcommercio Enna, dopo il diniego della consorella palermitana, ha offerto la disponibilità, a titolo gratuito, del proprio direttore, provvisoriamente e per poche ore alla settimana, al fine di ottemperare ai compiti propri del direttore stabiliti dallo Statuto, di cui Messina è tuttora priva. Per quanto ci è dato a sapere — conclude Prestifilippo — la nomina del direttore è avvenuta attraverso una delibera, tra l'altro unanime. del Consiglio generale di Confcommercio Messina».

Mercoledì, 29 Settembre 2021 18:02

Sangalli:è tempo di ricostruire il futuro

SANGALLI: “È TEMPO DI RICOSTRUIRE IL FUTURO”
Nella relazione all’Assemblea 2021 il presidente di Confcommercio ha sottolineato che dopo la crisi “recuperare è d’obbligo, ma ci aspetta ancora la partita più importante: quella della crescita, robusta, duratura e inclusiva”. Queste le parole del presidente Carlo Sangalli pronunciate durante l'assemblea tenutasi oggi 29 settembre 2021 all'Auditorium della Conciliazione a Roma. Tanti i partecipanti all'assemblea annuale, tra cui Confcommercio Imprese per l'Italia Caltanissetta Enna rappresentata dal presidente il dott. Maurizio Prestifilippo ed il direttore Gianluca Speranza. La parola d'ordine è stata "Ricostruire", che significa costruire il nuovo, secondo un mondo trasformato. Per questo bisogna partecipare e condividere azioni che richiedono capacità di progettare e poi realizzare.

 

Nella foto: il dott. Maurizio Prestifilippo (presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia Caltanissetta Enna) Lino Stoppani, vice presidente vicario di Confcommercio Imprese per l'Italia e Gianluca Speranza (direttore di Confcommercio Imprese per l'Italia Caltanissetta Enna)

 - RISORSE FINANZIARIE

La dotazione finanziaria complessivamente stanziata con il presente avviso ammonta a € 1.200.000,00 . Saranno finanziate le domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili

- AMBITI DI INTERVENTO

Sono agevolabili, attraverso la concessione di contributi a fondo perduto le spese sostenute per:

• l’acquisizione di consulenze e servizi in materia di utilizzo di strumenti e canali digitali per la comunicazione e il marketing digitale ;

• l’acquisizione di soluzioni tecnologiche, software, strumenti di analisi , servizi digitali a supporto delle azioni di comunicazione e marketing digitale. Potrà essere ammessa a finanziamento per ciascuna impresa solamente una domanda di contributo.

- SOGGETTI BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO e REQUISITI

Possono beneficiare del contributo pubblico previsto dal presente avviso le ditte individuali, le società di capitali, le società di persone, le società cooperative , i consorzi che alla data di presentazione della domanda e fino alla erogazione del contributo pubblico:  siano iscritte al Registro delle imprese e attive con sede legale e/o operativa in Sicilia alla data di presentazione della domanda di agevolazione;

- MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 

Le domande vanno inoltrate all’indirizzo web https://sportelloincentivi.regione.sicilia.it dalle ore 10,00 del30/09/2021 alle ore 17,00 del 20/10/2021.

Per il bando e per scaricare tutti gli allegati consultare il sito della Regione Siciliana cliccando qui

Per avere supporto da uno dei nostri consulenti chiama il n. 0935.500971

 

Approvato dal Consiglio dei ministri un decreto che riduce la tassazione sulle bollette di luce e gas. Aliquote Iva giù al 5% rispetto a quelle attuali, pari al 10 e al 12%.

Confcommercio: “bene le misure annunciate dal governo, ora revisione degli oneri di sistema e riforme strutturali”

Il Consiglio dei ministri ha approvato l’atteso “decreto bollette” che arriva a una settimana dal temutissimo, forte aumento delle bollette elettriche che verrà innescato dall’aumento del prezzo internazionale del gas. Con il provvedimento vengono ridotti gli oneri di sistema, ovvero la tassazione sulle bollette di luce e gas per "attività di interesse generale per il sistema elettrico". Le nuove misure favoriscono gli oltre tre milioni di persone che beneficiano del bonus energia, per i quali vengono tendenzialmente azzerati gli effetti dell’aumento previsto il primo ottobre. Si tratta di:

nuclei che hanno un Isee inferiore a 8265 euro annui;
nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli).
percettori di reddito o pensione di cittadinanza; utenti in gravi condizioni di salute.
I circa sei milioni di piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione e i 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 kw si vedranno da parte loro azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema. Per tutti gli altri utenti, l’Iva viene temporaneamente abbassata al 5% rispetto alle aliquote del 10 (famiglie) e 22% (imprese) esistenti oggi. Quanto al gas, infine, anche i circa 2,5 milioni di persone che beneficiano del "bonus sociale gas" vedranno di fatto cancellati gli effetti del previsto aumento della bolletta.

 

Cingolani: intervento per 3,5 miliardi, gli aumenti arriveranno a 9 miliardi

Il governo interviene con 3,5 miliardi a fronte di aumenti di luce e gas che saranno nell'ordine di 9 miliardi. Lo ha chiarito il ministro della Transizione energetica, Roberto Cingolani, spiegando di aver reperito “circa 3 miliardi e mezzo lavorando su vari capitoli. L'aumento che dovrà essere confermato dall'Authority, sarà intorno ai 9 miliardi tra parte elettrica e parte gas, noi riusciremo a compensare con 3,5 miliardi andando ad incidere sulle fasce più povere". "Ci sarà un incremento purtroppo inevitabile al momento, nel frattempo entro la fine dell'anno lavoreremo a un impianto molto più strutturale per il futuro perché è chiaro che questi sono aumenti globali e probabilmente continueranno a peseranno sulle bollette”, ha aggiunto.

 

Confcommercio: “bene le misure annunciate dal governo, ora revisione degli oneri di sistema e riforme strutturali”


La bozza di provvedimento approvata dal Consiglio dei Ministri “si muove nella giusta direzione in quanto scongiura, per il prossimo trimestre, parte degli annunciati rincari dei prezzi per imprese e consumatori”. Questo il commento di Confcommercio, la quale aggiunge però che “l’intervento del Governo non è ancora sufficiente a risolvere in maniera duratura e strutturale i nodi che attanagliano il nostro sistema energetico”.

Per la Confederazione occorre infatti “affrontare innanzitutto il tema della dipendenza dalle forniture estere che rende l’Italia intrinsecamente più vulnerabile e soggetta a forti oscillazioni dei prezzi delle commodities” e “risolvere i limiti dell’attuale configurazione del sistema di prelievo che ancora oggi pone a carico degli utenti finali il costo degli oneri generali di sistema, ovvero degli incentivi economici alla produzione da fonti rinnovabili, alla cogenerazione, alle industrie energivore ed i costi fissi connessi, tra l’altro, allo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse”. Si tratta di oneri pari a a circa 15 miliardi annui cui dovranno aggiungersi, da gennaio 2022, ulteriori 2 miliardi per assicurare la sicurezza e la stabilità del sistema energetico.

Secondo Confcommercio, poi, “è necessario avviare da subito una riforma più organica delle modalità di calcolo della bolletta energetica, anche in ottica di progressivo trasferimento alla fiscalità generale degli oneri generali di sistema. Servono poi misure regolatorie che assicurino mercati concorrenziali, prezzi accessibili, sostenibilità ambientale e sociale degli investimenti e sicurezza dell'approvvigionamento, realizzando un modello di transizione energetica che consenta di coniugare innovazione tecnologica, rispetto dell'ambiente e benefici occupazionali ed economici per cittadini ed imprese”.

“Questi interventi – conclude la Confederazione - dovranno essere accompagnati da investimenti importanti per la diversificazione delle forniture di energia, per accrescere l’indipendenza del nostro Paese dall’estero e per incentivare l’efficienza energetica”.

 

Perché il gas aumenta
Il rincaro del gas ha una ragione semplice: l’economia è in forte ripresa e le aziende tornano quindi a lavorare a pieno regime generando una forte aumento della domanda. Di conseguenza il costo del gas, principale componente della produzione di elettricità, aumenta. A questo si aggiunge l'aumento del prezzo della CO2: le aziende che producono anidride carbonica vengono "tassate" con l'obbligo di acquisto di quote di emissioni nel sistema europeo Ets, un prezzo che aumenta gradualmente per sollecitare le aziende stesse alla decarbonizzazione. Ciò comporta però anche un aumento dei costi di produzione e di conseguenza delle tariffe in bolletta.

La situazione in Italia
È l'Arera, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente che nel nostro Paese fissa ogni trimestre i prezzi del metano e della corrente sul mercato tutelato. Nell'ultimo trimestre, quello tra aprile e giugno scorsi, il costo dell'elettricità è aumentato del 9,9% e quello del gas del 15,3%. Se però il governo non fosse intervenuto, la bolletta elettrica sarebbe aumentata addirittura del 20%. Ma come ha fatto? L'esecutivo ha usato 1,2 miliardi ricavati dalla vendita di quote di emissioni nel sistema Ets per abbassare il costo per i cittadini. Per il prossimo trimestre, il quarto del 2021, Arera dovrà di nuovo aggiornare le tariffe tenendo conto che il prezzo del gas e le tariffe del carbonio sono di nuovo salite rispetto al primo luglio scorso.

 

Fonte: Confcommercio Imprese per l'Italia

Mercoledì, 22 Settembre 2021 12:09

Prenota il tuo vaccino a Piazza Armerina

Prenota il tuo vaccino in farmacia a Piazza Armerina presso la farmacia Dr. Ida Quattrino. Chiama il n. 0935.680044

Appuntamento all'Auditorium della Conciliazione con gli interventi del presidente Sangalli e del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Prevista la diretta streaming.
Mercoledì 29 settembre (alle ore 11.30) all’Auditorium della Conciliazione di Roma andrà in scena la trentacinquesima edizione dell'Assemblea Generale di Confcommercio. L'evento, che potrà essere seguito in streaming, si aprirà con un messaggio di saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Seguirà una presentazione video "particolare" che precederà gli interventi del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e del Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.

Il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo nomina Michele Lorina Commissario Confcommercio della Città di Caltanissetta e Salvatore Morreale Commissario dei Comuni nisseni che compongono l’Area del Vallone. Vito Faraci è invece nominato Delegato del Presidente nella Città di Gela.

Confcommercio Caltanissetta Enna è nata con lo scopo di rappresentare e assistere le attività economiche delle due province dell’entroterra siciliano e per garantire adeguata rappresentanza alle esigenze delle imprese.

E per meglio svolgere la sua missione, l’Associazione dei commercianti maggiormente rappresentativa comincia a strutturarsi nei comuni del nisseno attraverso la nomina di alcuni imprenditori, che avranno il compito di riorganizzare il sistema Confcommercio nel territorio.

Con questo spirito il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo ha nominato, con propria Determina presidenziale, un Commissario Confcommercio per la Città di Caltanissetta, un Commissario Confcommercio per i Comuni della provincia di Caltanissetta che compongono l’Area del Vallone e un Delegato del Presidente che dovrà occuparsi della riorganizzazione della Città di Gela.

La scelta di Prestifilippo è ricaduta sull’imprenditore nisseno Michele Lorina che è stato nominato Commissario Confcommercio per la Città di Caltanissetta, sull’imprenditore serradifalchese Salvatore Morreale, nominato Commissario Confcommercio per i Comuni di Acquaviva Platani, Bompensiere, Campofranco, Milena, Montedoro, Mussomeli, Serradifalco, Sutera, Vallelunga Pratameno e Villalba che compongono l’Area del Vallone e sull’imprenditore gelese Vito Faraci, nominato Delegato del Presidente della Città di Gela.

«Confcommercio Caltanissetta Enna deve strutturarsi anche nel territorio della provincia di Caltanissetta perché possa garantire adeguata assistenza alle imprese e rappresenti un solido punto di riferimento per tutte le attività commerciali del territorio – dichiara il Presidente Maurizio Prestifilippo – Abbiamo scelto Michele Lorina, Salvatore Morreale e Vito Faraci, imprenditori stimati che conoscono bene il mondo di Confcommercio e a loro abbiamo affidato il delicato compito di coinvolgere il tessuto imprenditoriale nel nostro progetto di sviluppo e di strutturare un sindacato dei commercianti forte ed autorevole».

La missione di Lorina, Morreale e Faraci sarà quella di riorganizzare la Confcommercio nel territorio di competenza, adottando tutti i provvedimenti necessari per restituire la dignità rappresentativa ai commercianti aderenti a Confcommercio ed avviare le procedure propedeutiche alla costituzione degli organismi elettivi.

«Il nostro obiettivo – conclude il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo – è quello di costituire le delegazioni comunali, che avranno il compito di garantire la rappresentanza di Confcommercio nel territorio. Gli uomini scelti hanno spiccate capacità di aggregazione e sono certo che riusciranno a coinvolgere le migliori espressioni imprenditoriali nell’ambizioso progetto di una Confcommercio forte e ben radicata nel territorio. Le nostre imprese stanno resistendo ad una crisi economica senza precedenti, esasperata dalla pandemia che sembra non voler dare tregua. E il sostegno di Confcommercio è fondamentale per affrontare insieme la gravità del momento e per trovare la forza necessaria per venirne fuori. Oggi, più che mai, è importante fare squadra e sviluppare condivise strategie di rilancio».