“Il lavoro di squadra paga. E, soprattutto, mette in rilievo le necessità dei rappresentanti di un sistema, in questo caso quello di Confcommercio Sicilia, che parlano per nome e per conto delle migliaia di imprese associate”. Così il presidente Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, dopo che, ieri, assieme ai rappresentanti delle federazioni di categoria, da Federalberghi a Fipe Sicilia, da Federmoda a Fiavet e Faita, unitamente alla conferenza degli Ordini dei commercialisti siciliani, ha manifestato, con la presenza di tutti i propri rappresentanti in seno alla commissione Attività produttive all’Ars, l’inopportunità di procedere con il click day con riferimento al Bonus Sicilia e di trovare altre modalità di ristoro per le imprese e dopo che l’assessore alle Attività produttive, Domenico Turano, unitamente all’assessore al Bilancio, Gaetano Armao, prendendo atto anche di tale insofferenza, hanno deciso di soprassedere con il percorso prefissato e di fare in modo che le risorse disponibili possano essere ripartite tra tutte le imprese inserite in piattaforma.
“La nostra associazione di categoria – chiarisce Manenti – è stata presente sin dall’inizio per tutelare le legittime attese delle imprese, a maggior ragione in momento delicato come quello attuale. Sin dall’inizio, abbiamo compreso che la procedura riguardante il Click day avrebbe penalizzato in maniera oltremodo pesante alcune realtà. E non ce lo possiamo permettere. Non in questa fase. Le risposte sono arrivate. Adesso, pensiamo, tutti assieme, a trovare la strada per migliorare”. “Il Governo regionale – aggiunge Patrizia Di Dio, presidente Confcommercio Palermo – ha recepito le sollecitazioni di tutte le associazioni di Confcommercio che avevano sollevato perplessità sul metodo del click day, scelto inizialmente per distribuire 125 milioni alle imprese in regola con i requisiti: sarebbe stata una lotteria che per molti si sarebbe trasformata in roulette russa. Il click day non garantiva equità, pari opportunità fra i territori e proporzionalità per i danni subiti. Ci auguriamo che la politica regionale, preso atto della forte domanda di aiuti, riesca a recuperare presto ulteriori risorse finanziarie per dare respiro alle aziende”. “E’ stata – afferma Pietro Agen, presidente Confcommercio Catania – una battaglia vinta da Confcommercio a tutti i livelli. E’ doveroso ringraziare, in particolare, la terza commissione, e in particolare il presidente on. Orazio Ragusa, per la sensibilità dimostrata. Grazie anche all’assessore Turano per avere, alla fine, corretto un errore che era stato portato avanti in buona fede. Sbagliare è umano, correggersi è segno di coraggio. Il nostro obiettivo, adesso, è quello di andare avanti, trovare nuove risorse e sanare alcune dimenticanze ancora presenti nel decreto. Le imprese siciliane devono essere aiutate a superare questo difficile momento e Confcommercio ha dimostrato di essere assieme a loro”. E il presidente di Confcommercio Enna Maurizio Prestifilippo ha chiarito: “Serve una pausa di riflessione che sia utile anche a fare comprendere al governo della Regione il valore della concertazione. Adesso si riapra il dialogo con le organizzazioni di categoria per mettere a punto un bando che aiuti davvero le imprese siciliane colpite dalla crisi. E’ fondamentale che l’assessore Armao trovi nuove risorse e ben più consistenti, che si riapra a quelle imprese che erano state ingiustamente escluse e che si brucino le tappe. Confidiamo nel Parlamento siciliano che ha mostrato avvedutezza e maturità”.
Ufficio stampa
Confcommercio Sicilia