Venerdì, 23 Luglio 2021 08:42

Green pass, si teme per i controlli a tappeto: a «La Sicilia» ne parla Maurizio Prestifilippo, presidente provinciale di Confcommercio.

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Confartigianato e Concommercio parlano degli effetti che potrebbe avere il pass per i ristoratori ennesi: «Potrebbe essere anche pericoloso» C'è attesa tra i ristoratori, i proprietari di attività commerciali e cittadini di conoscere se il green pass diventerà il passepartout per accedere ai locali pubblici. Da giorni il governo nazionale lavora ad un prossimo provvedimento che permetterà l'accesso nei luoghi pubblici al chiuso solo a chi è munito di green pass "provvisorio" con almeno una dose di vaccino e che da settembre potrebbe prevedere entrambe le dosi. Ci si interroga su quali effetti potrebbe portare sull'economia locale anche in considerazione del fatto che in provincia i vaccinati con almeno una dose sono il 60,23% della popolazione.

Oggi ci si interroga, dunque, su quali potrebbero essere gli effetti del green pass e a «La Sicilia» ne parlano Angela Maccarrone, segretario provinciale di Confartigianato, e Maurizio Prestifilippo, presidente provinciale di Confcommercio. «Dipende da come verrà strutturato, in capo a chi sarà la responsabilità dei controlli, se del titolare dell'attività, e mi chiedo anche in caso di verifiche a chi verrà addebitata l'eventuale sanzione» dice Maccarrone secondo cui «per i grandi eventi potrebbe essere anche a tutela del titolare dell'attività; se poi il gestore diventa corresponsabile, allora può diventare uno strumento pericoloso. Ma siccome problema si protrarrà nel tempo, il green pass potrebbe consentire a determinate tipologie di attività, non solo della ristorazione, di continuare a lavorare». Per Prestifilippo l'utilizzo del green pass «non c'è dubbio che comporterebbe la possibilità concreta di evitare le chiusure, ma nella fase in cui siamo e quando ancora le vaccinazioni sono troppo poche, comporterebbe una limitazione netta della capacità di movimento delle persone e quindi anche della possibile potenziale clientela per le strutture che saranno coinvolte in questo sistema». Per il presidente di Confcommercio sarebbe così opportuno posticipare ancora un po' l'avvio del green pass «dando un po' di tempo per migliorare il numero delle vaccinazioni ed insistere in particolare sui più giovani. Sono la categoria che se gli dici che senza green pass deve privarsi di una serie di attività, porta ad un danno sociale oltre che culturale per loro, ma anche economico per gli imprenditori». Ecco allora che Prestifilippo ritiene che sia importante «accelerare fortemente le vaccinazioni, incentivarle, convincere il più possibile chi non l'ha ancora fatto ma non certo negandogli la possibilità di fare una serie di attività attivando sin da subito il green pass». Per Prestifilippo serve, dunque, un percorso a tappe - e che parta proprio da un aumento delle persone vaccinate - che porti i cittadini a capire che attraverso una maggiore copertura della popolazione si potranno scongiurare nuove chiusure e danni economici per quelle imprese che già da oltre un anno soffrono gli effetti della pandemia.

Articolo di William Savoca

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